Rapallo Tra le liti passa il pansotto «doc»

I pansoti e i rapallotti - particolari ravioli con la forma dell'antico Castello sul mare - otterranno il marchio di Denominazione Comunale di Origine. Il consiglio comunale di Rapallo approva il regolamento che tutela e valorizza le attività agro-alimentari tradizionali. Un'iniziativa voluta fortemente dall'Associazione commercianti e da Giorgio Tasso, consigliere incaricato al commercio. Lo scopo del marchio De.C.O. è attestare la qualità dei prodotti e il loro legame storico con il territorio.
Le regole per ricevere il riconoscimento sono chiare: ingredienti locali e di qualità; divieto all'utilizzo di organismi geneticamente modificati; richiesta da consegnare all'ufficio protocollo del comune. Allo studio c'è anche un logo: un fascio di erbe che ricordi il ripieno del pansoto all'interno del quale si staglia il Castello. In futuro potrebbero avvalersi del marchio De.C.O. i prodotti artigianali e le feste patronali.
Il presente, invece, dice che le nubi sulla maggioranza non si sono ancora dissolte dopo la frizione tra il consigliere Carlo Bagnasco e il sindaco Mentore Campodonico riguardante i 190 mila euro stanziati per riasfaltare le strade pochi giorni dopo la remissione degli incarichi da parte di Bagnasco Jr. Il consigliere del Pdl minimizza l'accaduto nell'interesse della città, ma il colpo politico subito lo ha scosso profondamente. Tanto che, nella sua mente, è balenata per un attimo l'idea di saltare tra i banchi dell'opposizione.
Per Domenico Cianci, coordinatore cittadino del Pdl, la polemica non ha ragione di esistere visto che Bagnasco sapeva dell'arrivo dei soldi.

E così, in vista delle elezioni, la strategia del sindaco vira a 360 gradi: basta perdere tempo sognando le grandi opere, gli ultimi dodici mesi saranno dedicati ad una maggiore cura dei problemi quotidiani. In sintesi: meglio tappare una buca oggi che sprofondare nel tunnel con Santa Margherita domani.

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