Rapina i coetanei il giorno prima di compiere 18 anni Ed evita San Vittore

Ha evitato di finire a San Vittore perché avrebbe compiuto 18 anni 24 ore dopo la rapina. L’adolescente, nato in Egitto il 20 giugno 1993, è dunque finito al Beccaria, mentre il suo compare, di pochi giorni più grande, è finito nel carcere «dei grandi». Un terzo adolescente, che completava la piccola baby gang, ha addirittura meno di 14 anni: non punibile e subito rilasciato.
Il terzetto è entrato in azione domenica pomeriggio nei pressi del multisala Uci Bicocca Village in fondo a viale Sarca. Qui si erano dati appuntamento sei ragazzini di 17 anni, per festeggiare il compleanno di uno di loro. Qualche bibita, i regali da scartare, poi minacciosi si fanno avanti i tre bulli. I diciassettenni, capito di essere nel mirino, tentano di sganciarsi. I sei scendono le scale e si apprestano ad attraversare viale Sarca. Due ci riesco, gli altri quattro vengono bloccati dai mini-balordi. «Dove andate? È mezz’ora che vi stiamo ordinando di fermarvi» sibila il capo branco che poi indica un dei suoi complici «Questo ha una pistola in tasca. Fate i bravi e tirate fuori soldi e cellulari». Uno allunga un telefono ultima generazione e, soddisfatti, i tre piccoli rapinatori si ritirano in un angolo, passandoselo di mano.
Nel frattempo però, uno dei due che si erano messi in salvo aveva chiamato i carabinieri. Un equipaggio arriva in pochi istanti e le vittime indicano i tre ancora intenti a godersi il bottino appena conquistato. I militari li bloccano, recuperano la refurtiva e la restituiscono al legittimo proprietario, quindi portano i tre in caserma. Il primo baby rapinatore è nato nell’agosto del ’97, dunque ha meno di 14 anni. Vengono chiamati i genitori, che vivono nell’hinterland, affinché vengano a prenderlo. Il secondo, anche lui proveniente dalla cintura urbana, ha invece già compiuto, anche se da poco, i 18 anni e per lui si aprono le porte del carcere.

Il terzo infine, nato in Egitto ma residente regolarmente in Italia, se la cava per il rotto della cuffia: sarebbe diventato maggiorenne solo il giorno dopo. Ventiquattro ore che fanno la differenza tra San Vittore e il Beccararia, carcere minorile. Per la cronaca i tre non avevano finora mai combinato guai del genere.

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