da Gela
Hanno rapinato lagenzia, nellospedale Vittorio Emanuele della Banca Antonveneta, poi sono fuggiti a bordo di una Smart che hanno abbandonato entrando nelledificio della sezione di Gela delluniversità di Catania, ospitata nellistituto tecnico commerciale «Luigi Sturzo». Giovanni Rinzivillo e suo cugino Samuele, entrambi di 18 anni, con precedenti penali, inseguiti dagli agenti della polizia hanno seminato il terrore nelle strade di Gela e tra gli studenti delluniversità e dellistituto superiore. Giovanni Rinzivillo è stato arrestato mentre era rannicchiato dietro a una porta di una delle stanze delluniversità, per nascondersi: aveva con sé il bottino, 19mila e 800 euro, e una pistola con numerosi proiettili.
Quando gli agenti lo hanno raggiunto non ha opposto resistenza. Il cugino invece è stato fermato davanti alla sua abitazione dove gli agenti lo stavano attendendo. Era stato riconosciuto, infatti, dallequipaggio della volante che aveva creato un posto di blocco, che lui e il suo complice avevano forzato fuggendo con la Smart che è intestata alla madre di uno dei due rapinatori. La rapina è avvenuta poco prima delle 11 di ieri. I due cugini sono entrati nellagenzia della Banca Antonveneta ospitata allinterno dell'azienda ospedaliera «Vittorio Emanuele». Armi in pugno e con il volto coperto da passamontagna, hanno immobilizzato i due clienti trovati nel locale e si sono fatti consegnare dai tre impiegati il denaro contenuto nella cassa. Lo hanno messo in uno zaino e sono fuggiti a piedi, raggiungendo poi la loro Smart, con cui si sono allontanati a velocità sostenuta. Lequipaggio di una volante li ha notati proprio mentre scattava lallarme e la centrale operativa del commissariato ha diffuso via radio la comunicazione della rapina e la descrizione sommaria degli autori. È scattato linseguimento mentre gli agenti di unaltra auto della polizia che si trovava nella stessa via Palazzi percorsa dai malviventi, ha istituito un posto di blocco ponendo lauto di traverso alla carreggiata. I rapinatori per evitarla hanno tamponato una vettura in sosta, sono saliti sul marciapiede e sono finiti contro un muro.
Scesi dalla Smart i due hanno proseguito la fuga a piedi. Uno è stato visto entrare con certezza nellistituto commerciale per ragionieri. Forse anche laltro si è mischiato agli studenti in ricreazione, ma poi si è dileguato. Una volta dentro la scuola Giovanni Rinzivillo ha cercato di confondersi con i ragazzi.
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