Rallenta in Italia il settore delle tecnologie informatiche (IT), che ha chiuso il 2008 con una crescita dello 0,8% a fronte del +2% del 2007, mentre le telecomunicazioni hanno registrato un calo dello 0,2% del mercato rispetto all'anno precedente. Persi circa 47 mila posti di lavoro in nove mesi (29 mila tra aprile e settembre 2008 e altri 18 mila nel quarto trimestre). Questi di dati che mergono dal rapporto Assinform presentato a Milano.
«Preoccupanti», a detta del presidente di Assinform Ennio Lucarelli, le previsioni per quest'anno: «Se non interverranno correttivi efficaci - ha detto Lucarelli - il trend di crescita del settore nel 2009 potrebbe subire un calo nell'ordine di 5,9 punti percentuali». Nel 2008 il mercato aggregato dell'ICT (informatica e telecomunicazioni) in Italia ha raggiunto i 64,4 miliardi di euro, +0,1% sul 2007, mentre a livello mondiale l'incremento è stato del 4,4% (un punto in meno della crescita media dei quattro anni precedenti); il mercato regionale più dinamico è stato ancora quello dell'Asia-Pacifico che, con una crescita del 6,3% ha raggiunto 750 miliardi di dollari di valore. Quanto ai dati particolari, in Italia il mercato dell'IT è salito a 20,3 miliardi, grazie alla tenuta dei servizi informatici e software (+1,3%) contro il calo dell'hardware (-0,2%). Rallentata la domanda delle imprese (+0,7% contro il +1,9% del 2007), giù la spesa della pubblica amministrazione (-0,5%, in linea con il 2007), mentre il mercato consumer ha registrato una forte frenata, dal +10,5% del 2007 a +4,4%. Le telecomunicazioni hanno generato invece un business di 44,1 miliardi di euro, -0,2% sul 2007; pesante il calo del comparto rete fissa (-2%), non compensato dalla rete mobile (+1,3%). «Ci aspettiamo di vedere inserito nel piano del Governo di investimenti per infrastrutturare il Paese un capitolo sull'IT - dice il presidente di Assinform - e che tutte le misure adottate per sostenere i settori economici tradizionali contengano incentivi specifici per promuovere l'innovazione digitale nei prodotti e nei servizi italiani».
A questo proposito, Lucarelli ha citato due programmi rilevanti per lo sviluppo del settore che sono oggi sul tavolo del Governo: il piano «e-Government 2012» e «Industria 2015».
«Per l'e-Gov - ha spiegato Lucarelli - vanno reperiti i 1.100 milioni mancanti», mentre per il secondo programma «si tratta di varare il progetto per l'innovazione IT, che andrebbe finanziato con almeno 190 milioni.
Rapporto Assinform, frena il mercato dell'Information Technology
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