Rassegna «Hommage» da parte degli Amici

«Hommage à Paganini» è il titolo della rassegna che si svolgerà da domani al 19 novembre nell’Auditorium dei Musei di Strada Nuova, Musei che accolgono, fra l'altro, alcuni cimeli paganiniani e il «Cannone», il violino Guarneri «del Gesù», che Paganini legò alla sua città. La rassegna, organizzata dall’associazione Amici di Paganini e resa possibile dal sostegno della Compagnia di San Paolo, presenterà composizioni del grande compositore poco eseguite, quali la Sonata per la Gran Viola, Lo charme de Padoue, che si affiancano ad altre conosciutissime e di ardua esecuzione - come i Capricci - affidate a interpreti noti e dediti all’approfondimento dello stile di Paganini. «Hommage à Paganini» si apre con la violinista cinese Bin Huang, Premio Paganini 1994, che propone domani alle 20,30, eccezionalmente a Palazzo Ducale (ingresso gratuito), alcuni Capricci e la Seconda Partita per violino solo di J. S. Bach. L’8 ottobre alle 20,30 nell’Auditorium dei Musei di Strada Nuova, Palazzo Rosso, il pianista genovese Andrea Bacchetti presenta un percorso del virtuosismo nella tradizione italiana dello strumento a tastiera, da Domenico Scarlatti a Luciano Berio. Il quartetto Quarrel, in calendario il 15 ottobre, offre l’opportunità di evidenziare la peculiarità dello stile quartettistico paganiniano, attraverso il confronto con il grande modello classico viennese di Hadyn e con il più giovane romantico Mendelssohn. Mentre il concerto del 22 di Simone Gramaglia, accompagnato alla chitarra da Michele Trenti, spazia, nell’ambito del repertorio virtuoso per viola, dalla Sonata per la Gran Viola di Paganini al contemporaneo Schubert e al Capriccio di Vieuxtemps, testimonianza diretta dell’eredità paganiniana. Il 27 ottobre, compleanno di Paganini, concerto di Giovanni Angeleri – terzo e ultimo italiano vincitore del Premio Paganini – accompagnato da Franco Angeleri. Appuntamenti ancora il 3 novembre con lo Gnu Quartet, il 12, ancora nell’auditorium dei Musei, con il violoncello di Enrico Dindo.

Chiusura il 19 con il Quartetto di Cremona che presenterà il bellissimo Quintetto per archi che Schubert scrisse poche settimane dopo aver ascoltato Paganini a Vienna (1828) ed aver esclamato la celebre frase: «Ho sentito cantare un angelo».

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