Rcs, lunedì riunione di patto e cda
10 Novembre 2006 - 00:00da Milano
Eurizon e Banca Fideuram sospendono il percorso di fusione. La decisione è stata presa ieri dai consigli di amministrazione delle due società del gruppo Sanpaolo ma la ragione è sostanzialmente tecnica. Eurizon, che a seguito dellOpa conclusasi il 25 ottobre è salita fino al 92,5% di Fideuram, lancerà infatti unofferta residuale con lobiettivo di ritirare la controllata dal listino di Piazza Affari.
A quel punto, se come è probabile il gruppo avrà raggiunto il 98% di Fideuram, procederà al cosiddetto squeeze out così da «espropriare» i titoli restanti. «LOpa ha raggiunto lobiettivo del delisting di Banca Fideuram, che sarà disposto da Borsa Italiana il giorno successivo allultimo giorno di pagamento del corrispettivo dellofferta residuale», spiega Eurizon.
Esiste però, almeno in teoria, uno scenario alternativo, visto che se anche dopo lofferta residuale la presa si fermasse sotto al 98% lunica possibilità per ritirare Fideuram dal listino sarebbe riproporre la fusione. Tanto che, come indicato nel documento dofferta, Eurizon si riserva anche a esito dellofferta residuale, «di concludere, ulteriormente sospendere o abbandonare il processo di fusione per incorporazione» di Fideuram. Il matrimonio tra Intesa Sanpaolo ha fatto slittare al 2007 la quotazione del polo finanziario guidato da Mario Greco inizialmente previsto entro dicembre. Secondo gli accordi Eurizon dovrebbe però diventare la testa di ponte nel risparmio gestito dellaggregato, assorbendo una parte delle masse di Caam (lex Nextra) o stringendo unalleanza europea con Crédit Agricole.
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