Reagisce alla rapina: orefice in fin di vita

La titolare del negozio, una donna di 54 anni, è stata colpita con un martello da due extracomunitari. Ora è in prognosi riservata

Reagisce alla rapina: orefice in fin di vita

a cercato di opporsi alla rapina, ma è stata massacrata a martellate da due extracomunitari poi fuggiti con un magro bottino. Adesso una donna di 54, titolare con il marito di un’oreficeria a Garbagnate Milanese, versa in gravissime condizioni nel reparto di rianimazione dell’ospedale milanese di Niguarda. I medici che stanno cercando di strapparla alla morte si sono riservati la prognosi.
È successo ieri sera verso le 18,30 in via Roma. Teatro del fatto di sangue, uno show room di oreficeria ubicato in una palazzina signorile in pieno centro cittadino. Per accedere al negozio situato all’interno del condominio, occorre citofonare e quindi farsi aprire. Per questo motivo i malviventi avevano studiato un piano: hanno infatti atteso che qualcuno uscisse dal palazzo per poter raggiungere l’obiettivo. Caso ha voluto che a scendere in strada, per sbrigare una rapida commissione, fosse proprio il marito della vittima, incappato involontariamente nei due sconosciuti che si apprestavano ad entrare.
Una volta dentro i banditi sono riusciti a varcare la soglia dell’oreficeria. Probabilmente hanno suonato alla porta e la titolare avrà aperto, pensando si trattasse del consorte che stava rientrando. Invece si è trovata di fronte la coppia di energumeni armati con un grosso martello. A.M. ha subito capito e sperando di poter evitare il peggio, richiamando l’attenzione degli altri inquilini del palazzo, ha gridato chiedendo aiuto. I rapinatori, decisi e spietati, si sono avventati su di lei colpendola più volte alla testa con il martello, fino a lasciarla priva di sensi in un lago di sangue. Poi velocemente hanno infranto una vetrinetta che conteneva preziosi, arraffandone una manciata e dandosi alla fuga, consapevoli che qualcuno potesse aver udito le grida della vittima e lanciato l’allarme.
Scendendo a piedi affannati e sporchi di sangue, hanno incrociato ancora una volta il marito della donna, che ha subito intuito chi fossero i due sconosciuti in fuga. Si è precipitato di sopra trovando conferma ai propri dubbi.

Lanciato l’allarme, la gioielliera è stata soccorsa e successivamente portata a sirene spiegate in ospedale. Nel frattempo i carabinieri della compagnia di Rho hanno avviato le ricerche, sulla base della descrizione dei rapinatori, fornita nonostante lo stato di choc, dal consorte della vittima.
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