Maurizio Acerbi
Non cè più religione, almeno calcisticamente parlando. Perché se anche il Real Madrid alza la voce contro la classe arbitrale, come una provinciale qualsiasi, vuol dire che qualcosa sta cambiando. Addirittura, dopo l1-0 patito domenica sul campo dellEspanyol, il Real sta meditando di rivolgersi ad uno studio legale per richiedere la ripetizione della partita per errore tecnico dellarbitro. Vista la sterilità di Ronaldo e Robinho, meglio provare a sfondare in unaula giudiziaria. Al centro del contendere, il gol della vittoria realizzato da Jarque, effettivamente segnato dopo che il signor Rodriguez Santiago, della sezione di Castilla e Leon, aveva chiaramente fischiato un rigore in favore dellEspanyol, padrone di casa. Invece di annullare il gol e far battere il penalty, larbitro è tornato sulla sua decisione convalidando l1-0 che è costato al Real la terza sconfitta consecutiva in otto giorni.
Come se non bastasse, la settimana prima, contro il Celta Vigo, gli uomini di Luxemburgo avevano perso per 3-2, in casa, con una rete inesistente concessa alla squadra ospite. Se poi ci sommate le espulsioni rimediate dai «Galacticos» ecco farsi strada, nella mente madridista, lipotesi di un complotto ordito per favorire il Barcellona. Lanno scorso, Camacho lasciò la barca dopo unanaloga situazione (sconfitta in Champions e sul campo dellEspanyol); limpressione è che il destino di Luxemburgo passi da una vittoria nel turno settimanale di giovedì contro lAthletic Bilbao. Chi, invece, ha preferito dimettersi è Didier Deschamps, per molto tempo oggetto dei desideri della Juve, che è passato dalle stelle di una finale di Champions persa nel maggio 2004 contro il Porto di Mourinho, alle stalle di un desolante quindicesimo posto nellattuale campionato, con tanto di eliminazione patita nel preliminare di coppa contro il Betis. Come il Real, anche lex ct monegasco avrebbe potuto aggrapparsi al gol regolare annullato al suo Monaco, sullo 0-0, contro il Rennes.
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