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La reazione I vescovi: «I bimbi vanno generati, non “fatti”»

I bambini «meritano di essere generati, non di essere "fatti"». È quanto affermano i vescovi degli Stati Uniti in un passaggio di un documento che sarà discusso nell’assemblea di novembre della Conferenza episcopale, rilanciato ieri dall’Osservatore romano.
Pur non riferendosi esplicitamente ai risultati della ricerca effettuata da scienziati della Stanford university, in California, e pubblicati dalla rivista scientifica Nature, in base ai quali si potranno ricavare ovuli e sperma dalle cellule staminali, il documento della conferenza episcopale statunitense inquadra a tutto tondo la posizione della Chiesa sul tema.
Spiega infatti ribadendo le posizioni del Vaticano: «le procedure che aiutano a fare in modo che l’atto che si consuma nel matrimonio sia fertile sono moralmente accettabili, quelle che lo sostituiscono non lo sono». In particolare, i vescovi rifiutano la donazione di gameti da donatori così come l’utero «in affitto», l’inseminazione artificiale, la fertilizzazione in vitro e la clonazione umana: «I bambini - affermano i vescovi Usa - non sono proprietà dei genitori da poter produrre, manipolare o disegnare a proprio piacere; piuttosto sono persone con piena dignità umana e i genitori sono chiamati ad accettarli, ad averne cura e ad allevarli perché diventino nuovi membri della famiglia e del regno di Dio».

Il documento, infine, incoraggia i genitori sterili sulla strada dell’adozione ma non su quella dell’adozione di embrioni «con la quale un embrione congelato che sarebbe altrimenti scartato viene impiantato in una donna disposta ad accoglierlo e a crescerlo».

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