Solidarietà al ferito, richiamo alla compostezza, ma anche denuncia di un clima di odio che genera poi questi atti di violenza. Unanime la reazione del mondo politico milanese per il pacco bomba destinato alla Lega e la busta con un proiettile indirizzata a Berlusconi. Anche se, Penati a parte, con qualche «distrazione» del centro sinistra. «Il clima di odio contro il centrodestra e in particolare contro il premier genera mostri e gesti scellerati» dicono pressoché allunisono Roberto Formigoni e Roberto Calderoli che esprimono solidarietà al dipendente delle Poste ustionato. «Non ci faremo intimidire» aggiungono invece Igor Iezzi, segretario provinciale del Carroccio e lassessore comunale Davide Boni. Cè però chi va oltre le dichiarazioni di principio e punta il dito contro unarea ben precisa. «Chiederò al ministro dellInterno un giro di vite sulle organizzazioni che fanno dellodio il loro principale strumento di lotta politica» afferma lonorevole leghista Marco Rondini «Anarchici, centri sociali, autonomi e una svariata galassia di altre sigle della sinistra estrema». Argomento assai caro al vice sindaco Riccardo De Corato che subito rincara la dose: «Da sempre ho denunciato lesistenza di un brodo di coltura di unarea no global che strizza locchio alleversione anarco-insurrezionalista. Un variegato coacervo antagonista conosciuto agli investigatori. E che alcuni magistrati hanno ben fotografato nelle loro requisitorie. Un gruppo di disperati che periodicamente tenta di sollevare tensioni in città.
E che, come ha affermato Maroni, ha cercato legami con il fondamentalismo islamico». Imbarazzante invece il silenzio degli esponenti del centrosinistra, a parte il candito governatore Filippo Penati che invita a colpire con durezza gli autori del gesto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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