Il rebus delle aree

«Stiamo lavorando e non ci sono novità». Poche parole e una faccia che trasmette ben poco ottimismo quella del sindaco Letizia Moratti dopo il vertice di ieri a Palazzo Marino con il governatore Roberto Formigoni e il presidente della Provincia Guido Podestà. Vira di nuovo al brutto il barometro sulle aree di Rho-Pero dove dovrà (o dovrebbe) sorgere l’Expo. E chi pensava che l’incontro di ieri potesse mettere una parola definitiva, e dare magari un via libera, è rimasto deluso. «La strada è ancora lunga e ci sono altre ipotesi in campo», assicura qualcuno in Regione. Mentre ottimismo c’è in Provincia dove si pensa a una firma già giovedì sotto il «lodo Podestà».
«Era un incontro già programmato - ha dribblato ieri le domande la Moratti - Una normale riunione tra soci che si ritrovano dopo le vacanze per fare il punto su tutte le iniziative da portare avanti ed esaminare tutti i temi sui quali costruire l’agenda, dal trasporto pubblico locale all’housing sociale». Sarà vero, ma subito dopo (e questa volta al Pirellone) è stato convocato un altro incontro tra i tecnici per cercar di venirne a capo. Anche perché, senza terreni a disposizione, sarà un problema far partite tutte le «altre attività». E si avvicina la scadenza di fine ottobre, quando il Bie a Parigi dovrà approvare il Dossier di registrazione. Parole fotocopia quelle di Formigoni. «I nostri tecnici stanno continuando a lavorare e siamo in una fase di preparazione, di lavoro, di approfondimento che prosegue positivamente. Ma ha bisogno ancora di qualche tempo». I privati, invece, Fondazione Fiera e famiglia Cabassi che possiedono le aree, un accordo sembrano averlo già trovato, con il presidente della Fondazione Gianpiero Cantoni che la scorsa settimana aveva assicurato di essere pronto ad acquistare le aree dei Cabassi per poi cederle in comodato d’uso alla società Expo. Cantoni ha anche precisato che è in corso una due diligence e di attendersi un accordo entro la fine del mese, aggiungendo che il pagamento dei terreni avverrà non prima del 2017, che Regione, Provincia e Comune hanno indicato di acquisire i terreni per evitare sospetti di speculazione e precisando che si procederà all’accordo solo con la loro approvazione.

L’amministratore delegato di Expo Giuseppe Sala anche ieri ha ribadito la sua fiducia nel fatto che «a breve si concluderà trattativa», per poi poter «partire prima con le attività relative alla rimozione di interferenze e poi alle gare per la progettazione».

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