Il rebus giunta in mano a Berlusconi

Ancora pochi giorni per risolvere il sudoku diabolico della prossima giunta di palazzo Marino. Dopo la pausa con il ponte del 2 giugno, da oggi si riparte. E in campo scende Silvio Berlusconi che cercherà di risolvere il complicato intreccio di nomi e caselle. L’ultimo grattacapo per Letizia Moratti (oggi la proclamazione ufficiale di sindaco e consiglieri) prima di far partire la gigantesca macchina del Comune. Risolto lo scontro con Riccardo De Corato che per il posto di vicesindaco avrà la meglio su Maurizio Lupi, la rissa si sposta sulle altre poltrone. Non su quella d’oro di direttore generale che toccherà a Piero Borghini, né su quella prestigiosa, ma molto meno remunerativa di presidente del consiglio che spetterà a Manfredi Palmeri (Fi).

È scontro sull’assessorato a Famiglia e Politiche sociali su cui la Moratti ha praticamente già fatto sedere la fedelissima Mariolina Moioli. «Fi lo ha gestito per dieci anni - tuonano da viale Monza - e con ottimi risultati. Se il sindaco di fatto si prende un’altra delega così importante, la giunta può pure andare a casa».

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