Il Recco ci prova: stasera c’è in ballo il 20º scudetto

Ore 19.30 a Punta Sant’Anna gara-4 di pallanuoto con il Posillipo

Paolo Lonegro

Veleni e quant'altro alimentano la vigilia di gara-4 nella finale scudetto di pallanuoto fra Pro Recco e Posillipo. Le solite querelle che ormai da anni coinvolgono la waterpolo italiana in occasione della fase più importante, più avvincente, più spettacolare. Gli strascichi che gara-3 di sabato scorso ha lasciato sono di quelli destinati a durare: il presunto time out chiesto e non dato ai padroni di casa napoletani ha fatto infuriare anche lo sponsor Atlantis, che per bocca del suo presidente, Amedeo Laboccetta, ha tuonato contro la poca professionalità degli addetti ai lavori e contro chi non vuole fare crescere la pallanuoto.
E poi le dichiarazioni (d'obbligo a questo punto definirle presunte) di Giuliano Tenenti, delegato Fin di gara-3, ritrattate in tutta fretta. Frase infelice quella di Tenenti detta in presenza di giornalisti, atleti e dirigenti di entrambe le squadre e rivolta ai rossoverdi posillipini: «Quando avete vinto uno scudetto a tempo scaduto vi andava tutto bene... pagate quello di due anni fa...». Già gara-5 di due stagioni orsono consegnò, proprio a Punta Sant'Anna lo scudetto ai napoletani con la rete galeotta di fabrizio Buonocore realizzata sulla sirena del 35" secondi. Sarà l'inchiesta federale in corso a fare luce sulla vicenda, o insabbiarla come del resto ha indicato la sentenza del giudice unico.
Stasera alle 19,30 (arbitri Grosso e Riccitelli, ingresso libero, gara trasmessa in diretta da Rai Sport Sat) Punta Sant'Anna si tingerà di biancoceleste: il XX titolo, quello della seconda stella, è dietro l'angolo. «Il Posillipo non si doma con una sconfitta - afferma Alberto Angelini, capitano dei biancocelesti - quante volte lo ha dimostrato? Quindi calma, e soprattutto concentrazione».
Certamente che fra le fila della Pro Recco c'è tanta soddisfazione, per la situazione di vantaggio che si è creata: «Non è facile vincere a Napoli - dichiara Pino Porzio, tecnico del Recco - ci siamo riusciti per aver sopratutto avuto la consapevolezza delle nostre forze. E domani sera (questa sera, ndr) dovremo ripeterci a confermare la nostra volontà di puntare sempre al massimo».
Il Posillipo è giunto ieri in Liguria: non ci sono polemiche fra i tredici che scenderanno in vasca. «Le lasciamo ad altri » risponde in coro il team di Paolo De Crescenzo. «Partiamo da un presupposto - ci confida il coach napoletano - che cioè loro sono assolutamente favoriti. Per vari motivi e non mi riferisco soltanto ai fattori ambientali. Abbiamo sempre riconosciuto i meriti dei nostri avversari, il Recco sta giocando bene, è compatto e ha messo in vasca parecchi stimoli. Però una partita, prima di vincerla, va giocata: ci proveranno ma noi non andiamo lì a fare le comparse. Ce la giocheremo fino alla fine, perchè questo è l'unico modo per tenere il discorso ancora aperto». Sarà dunque una battaglia? «Di sicuro - conclude Alberto Angelini - sarà un'altra battaglia, decisa probabilmente nei minuti finali da chi avrà maggiore lucidità e forze fisiche. Giochiamo davanti al nostro pubblico, nella nostra piscina, ma sappiamo che il Posillipo si esalta proprio nelle situazioni di maggiori difficoltà e quindi terremo alta la guardia per non farci sorprendere. Ci stiamo concentrando al massimo ma con la dovuta serenità, consapevoli che siamo un grande gruppo e che stando tutti uniti possiamo compiere qualsiasi impresa». Dunque sfida da tripla, con la speranza che vengano sotterrati al più presto i veleni della vigilia.

La pallanuoto senza dubbio ha bisogno di essere rifondata. Ha bisogno di trovare più credibilità. Ha bisogno di trovare più organizzazione. Ma per carità facciamo prima calare il sipario sul campionato: per rispetto di chi lo sta onorando fino in fondo e a testa alta.

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