Enrico Lagattolla
Contraffazione, evasione fiscale, lavoro nero, traffico di stupefacenti. Tutti gli illeciti italiani nel «rapporto annuale 2004 della Guardia di Finanza», presentato ieri dal colonnello Antonino Costa, capo di stato maggiore del comando regionale delle Fiamme gialle. Scoperchiata la pentola, restano «cifre preoccupanti».
Non si nasconde, il colonnello. I dati - è vero - testimoniano lefficacia dellattività di contrasto svolta dal Corpo, ma confermano una tendenza allarmante.
I numeri della Lombardia. Quasi ottomila le verifiche fiscali eseguite, di cui oltre duecento nei confronti di imprese il cui volume daffari supera i 25 milioni di euro lanno. «Il 2004 - spiega Costa - è stato lanno delle grandi inchieste giudiziarie su noti gruppi imprenditoriali di livello mondiale».
E questo è il risultato: circa due miliardi di euro sottratti di materia imponibile (756 solo a Milano e provincia), cinquecento milioni di euro evasi allIva (253 nel capoluogo e nel circondario), quasi 6.000 i lavoratori in nero, più di cinquecento gli evasori totali e un centinaio quelli paratotali.
Nella geografia delle contraffazioni, poi, la Lombardia conquista il triste primato. Nel 2004, nellambito della protezione del made in Italy e dei diritti dautore, sono stati sequestrati oltre 38 milioni di prodotti, pari al 44% dellintero territorio nazionale. E gran parte (più di 34 milioni) nelle sole città di Milano e della provincia. Per tutto questo, sono state più di settecento le persone denunciate.
«La Lombardia - precisa il tenente colonnello Angelo Russo, comandante del nucleo della Gdf di Milano - viene vista come luogo di approvvigionamento e distribuzione, più che come luogo di produzione di prodotti falsi». «A Milano - prosegue - esiste una comunità di cinesi ben radicata e titolare di negozi dove si esercitano attività regolari, ma dove non si disdegna la vendita di prodotti contraffatti».
E il fenomeno appare in crescita, se è vero che dallinizio dellanno sono già stati sequestrati oltre dieci milioni di prodotti illegali, per lo più giocattoli elettrici. «Un danno sociale sia per le imprese, sia per il consumatore», chiosa Russo.
Capitolo criminalità organizzata. Capitolo fatto di «complesse indagini patrimoniali» che hanno portato alla luce «arricchimenti illeciti, patrimoni non giustificati, canali e forme di riciclaggio», alla denuncia di 24 persone per usura, e al sequestro di titoli di credito e valuta per oltre sette milioni di euro.
A latere, i sequestri di sostanze stupefacenti. Il tenente colonnello Rosario Lorusso, comandante del nucleo regionale, li definisce «significativi». Dietro leufemismo, numeri da traffico internazionale di primo piano: oltre quattromila chili (quasi il 30% della quota nazionale) tra cocaina, eroina, hashish e marijuana. E di questi, più di 3.200 solo a Milano e provincia.
Da segnalare anche lattività svolta dai finanzieri del soccorso alpino e del servizio navale, che nei dodici mesi hanno salvato duecento vite umane.
Chiuso il 2004 - non un annus horribilis, ma quasi - il colonnello Costa illustra le linee guida per il 2005: «Rafforzamento del contrasto allevasione fiscale, tutela della spesa pubblica, contrasto alla criminalità organizzata e alla contraffazione». «E - tiene a precisare - lotta al carovita».
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