Referendum days, campagna per trovare 500 volontari per l'ambiente

La raccolta firme per estendere Ecopass e tutelare l'area Expo a verde ha raggiunto quota 5.500. Ma devono diventare 15mila entro il 6 novembre. L'ex assessore Croci: «Abbiamo bisogno di volontari ai banchetti». E chiede trasparenza sui risultati del ticket antismog.

Uno zio Sam in salsa milanese. Lo slogan parla chiaro, «Milano ti vuole», sullo sfondo il Duomo invece della bandiera a stelle e strisce. Il comitato «Milano Sì Muove» che ha promosso i cinque referendum a favore di Ecopass e di politiche più incisive per l'ambiente va a caccia di volontari per riuscire a raccogliere entro il 6 novembre le 15mila firme necessarie per autorizzare la consultazione civica.
Le tre anime della campagna, l'ex assessore della giunta Moratti Edoardo Croci, il radicale Marco Cappato e il verde Enrico Fedrighini, si sono poste l'obiettivo di reclutare almeno cinquecento «volontari per l'ambiente» per i prossimi «Referendum Days» che si terranno dal 15 al 17 ottobre. Alla mobilitazione partecipano anche i Genitori Antismog davanti alle scuole e Legambiente. Già raccolte dal lancio della campagna 5.500 firme.
I cinque referendum ambientalisti chiedono l'estensione di Ecopass e la chiusura al traffico del centro, il raddoppio degli alberi, la tutela del futuro parco di Expo, politiche per l'efficienza energetica in edilizia e la difesa della Darsena. Il comitato è tornato anche oggi a lanciare un'accusa all'amministrazione locale per non aver più pubblicato i report periodici sul ticket antismog.

«Non rendere noti i dati su Ecopass - ha attaccato Edoardo Croci - non solo è una grave mancanza di trasparenza, ma è una violazione di precisi obblighi presi davanti alle sedi istituzionali competenti».
Per pubblicizzare l'appello ai volontari è in partenza una campagna con spot e manifesti sulla falsariga di quelli di chiamata alle armi dell'esercito degli Stati Uniti con l'immagine dello zio Sam.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica