Roma

Referendum, scoppia la guerra dei gazebo

Si moltiplicano in tutti i quartieri della città le iniziative del fronte referendario e di quello astensionista in vista del voto del 12 e 13 giugno. Il vicepresidente del Consiglio comunale Fabio Sabbatani Schiuma è stato ieri pomeriggio tra gli animatori di «Una giornata per la verità», organizzata, tra gli altri, dal movimento politico «Il Trifoglio» in largo Goldoni.
«Voglio anche io dare un contributo - ha detto Schiuma - per l’astensione su questi referendum. È in atto una mistificazione della realtà, laddove si cerca di convincere la gente che votare “sì” corrisponda a dare più possibilità di avere figli per le coppie. È una enorme falsità, se poi si considera il fatto che una eventuale vittoria aggraverebbe la situazione, permettendo il ritorno a un far west, cosicché un giorno i figli potranno essere scelti al supermercato come fustini di detersivi. Dietro questo buonismo ipocrita - ha concluso Schiuma - c’è solamente una frase: per salvare una vita, se ne uccidono cento, perché l’embrione è un essere umano».
«Con lo slogan “Siamo tutti ex-embrioni” abbiamo raccolto tantissime adesioni, soprattutto all’interno di An, perciò non rinunceremo alla nostra convinta e consapevole astensione attiva. Non è opportunismo - ha detto il capodelegazione di An al Parlamento europeo, Roberta Angelilli - non è spregiudicatezza, ma la profonda convinzione che su un tema così delicato debba essere il Parlamento, assieme agli addetti ai lavori, a esprimersi. Perciò se questa legge, alla prova dei fatti, dimostrerà di aver bisogno di cambiamenti dovrà seguire un pieno iter legislativo e parlamentare. La mannaia referendaria serve solo a cancellare degli interi pezzi della legge 40, lasciando solo dei buchi neri che ci farebbero tornare nel “far west” che regnava prima».
Sul fronte opposto, invece, fino a venerdì prossimo, a piazza Venezia, ci sarà un gazebo della Federazione romana del Pdci per quattro “sì” al referendum. «Siamo al rush finale - ha affermato Alessio D’Amato, segretario della Federazione romana Pdci - di una difficilissima campagna referendaria. Ecco perché, negli ultimi giorni disponibili, la Federazione romana del Pdci ha deciso di imprimere un’ulteriore spinta d’informazione e visibilità al fine di centrare un duplice obiettivo: il raggiungimento del quorum, elemento determinante, e la vittoria dei “sì”. Presso il gazebo dei Comunisti italiani verrà distribuito tutto il materiale informativo disponibile e, naturalmente, l’indicazione di voto per le quattro schede referendarie. Invito tutti cittadini romani a raggiungerci a piazza Venezia in questi giorni».
Il clima è surriscaldato anche in provincia di Roma. Alcuni comuni dell’hinterland, come ad esempio Ladispoli, hanno organizzato una serie di iniziative per favorire l’afflusso ai seggi. «Per consentire il rilascio delle tessere elettorali o dei duplicati a chi ne fosse sprovvisto - si legge in una nota - l’ufficio elettorale di piazza Falcone sarà aperto fino a sabato dalle 9 alle 19, domenica dalle 8 alle 22 e lunedì dalle 7 alle 15».

Inoltre nei tre giorni precedenti le elezioni la Asl assicura la presenza, al poliambulatorio di via Aurelia, di medici autorizzati a rilasciare i certificati sanitari agli elettori fisicamente impediti a esercitare il diritto di voto e che necessitano di essere accompagnati da una persona di fiducia nella cabina elettorale, nonché i certificati per gli elettori non deambulanti (iscritti in sezioni con barriere architettoniche), per poter votare in seggi privi di barriere.

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