Regala alla figlia il concerto del «Boss»: le Poste glielo negano

Una lettera raccomandata poco «raccomandata» che, spedita dalla provincia di Rimini e indirizzata a Rapallo, si perde nei meandri del centro di Smistamento di Genova.
Una storia di ordinari disservizi che ha come protagonista, in negativo, Poste Italiane.
A raccontarla è Giovanni Comastri, di Rapallo. Mesi fa decide di regalare alla figlia Valentina un soggiorno a Roma insieme ai biglietti per il concerto che Bruce Springsteen detto «The Boss», il famoso cantante americano, tiene nella capitale il 19 luglio. Non è facile trovare i ticket per la serata di musica, ma alla fine Giovanni li recupera attraverso un amico della figlia che vive sulla Riviera Adriatica.
L’amico spedisce i biglietti il primo luglio con raccomandata da San Vito di Romagna, in provincia di Rimini. La lettera, con i due preziosi pass arriva il 5 luglio alle poste di Genova. Giovanni e Valentina ne seguono il percorso attraverso Internet, usando il servizio on-line messo a disposizione proprio da Poste Italiane. Però la raccomandata da Genova non si muove per almeno cinque giorni. Solo il 10 luglio, grazie al tracciato su web, padre e figlia la individuano. La missiva, con i due biglietti, è arrivata al centro di smistamento genovese e da lì dovrebbe essere indirizzata a Rapallo. Invece sparisce nel nulla.
Racconta Giovanni Comastri: «Il 15 luglio ci siamo preoccupati, anche perché mia figlia avrebbe dovuto partire per Roma. Ho telefonato alle Poste per capire come mai la lettera non era stata recapitata. Un funzionario mi ha trattato male e consigliato di rivolgermi all'ufficio reclami, altri hanno cercato di prendere tempo. Infine dalle Poste mi hanno detto che con tutta probabilità, visto che erano passati cinque giorni da suo arrivo a Genova la raccomandata era andata persa. Mi sono rivolto alla polizia».
Gli agenti della Poltel ricostruiscono il viaggio della raccomandata spedita dal Riminese e anche loro si trovano davanti ad un muro di gomma. Come hanno fatto con Comastri pure ai poliziotti i funzionari postali dicono che la lettera è «presumibilmente» andata persa. Come, dove e perché è un mistero.
«Mia figlia - dice Giovanni Comastri - ha rinunciato al viaggio a Roma e al concerto. Tra le varie ipotesi che mi sono fatto c’è anche quella che qualcuno abbia fatto sparire la lettera intenzionalmente, forse che sia stata rubata da chi era interessato a quello al contenuto. Mi dicono che queste cose sono già accadute.

Io, però, non ho potuto neppure fare denuncia perché, come mi hanno spiegato Poste Italiane e la polizia, può sporgere denuncia solo il proprietario dei biglietti che, per il servizio postale è colui che ha imbucato la lettera, cioè l'amico di San Vito di Romagna».
Insomma oltre al danno, come al solito, c’è pure l’immancabile beffa.

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