Regine Con la Capotondi-Sissi e Rania di Giordania è un Ariston «reale»

Ma guarda un po’, anche la principessa Sissi sarà al Festival di Sanremo. A dire il vero arriverà Cristiana Capotondi, che è la protagonista del kolossal da dodici milioni di euro - prodotto dalla Publispei di Carlo Bixio e dall’austriaca Summerset per RaiFiction – sulla vita dell’imperatrice ribelle impersonata al cinema più di cinquant’anni fa dalla strepitosa e sfortunata Romy Schneider. Insomma, prima una regina vera, Rania di Giordania, poi una principessa per fiction: l’Ariston si trasformerà per qualche minuto in un «palco reale», come dicono gli addetti ai lavori che sono al lavoro da settimane su questo allestimento. La scenografia diventerà asburgica, nel senso che ricorderà la corte di Vienna quando i gran gala aiutavano gli ambasciatori a disegnare la mappa dell’Europa imperiale.

La Capotondi, che ha ventott’anni ed è stata consacrata da «Notte prima degli esami», è al lavoro su questa miniserie (in onda tra poco su Raiuno) da più di un anno visto che già nel febbraio scorso l’hanno avvistata a Roma, nel maneggio della Farnesina, a prendere lezioni di equitazione. In fondo Sissi, selvatica com’era, sapeva cavalcare meglio di un cosacco e l’attrice mica vuole sfigurare al confronto (perché di controfigure non se ne parla proprio).

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