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Regionali, Berlusconi: "No duello tv con Bersani"

Il premier a Bersani che gli chideva un faccia a faccia pubblico: "Non ci può essere interscambio produttivo basato sulla realtà". Poi attacca Md. Sull'astensione: "Un voto regalato alla sinistra"

Regionali, Berlusconi: "No duello tv con Bersani"

Bologna - No al cofronto tv con Bersani. A chi gli chiedeva della possibilità di un faccia a faccia pubblico con il leader dell'opposizione Bersani ha risposto: "Non credo che sia opportuno in questo momento perché le dichiarazioni quotidiane di Bersani nei miei confronti ci hanno fatto perdere la fiducia che si possa arrivare a un interscambio produttivo basato sulla realtà".

"Capopopolo? Ok" "Non mi dispiace essere definito un capopopolo". Così Berlusconi risponde a Bersani. "Il Popolo della libertà - ha detto Berlusconi - è nato dal basso, dalla gente, i partiti sono stati quasi obbligati ad aderire, abbiamo fatto nascere questa formazione in un anno e abbiamo vinto tutte le elezioni. Le differenze di vedute sono una ricchezza che ci arricchiscono, purché non diventino sterili contrapposizioni: in quel caso sarebbero una malattia". Nella manifestazione del Pdl di ieri, secondo il presidente del Consiglio, ci sono state "frasi miti e confronti civili: nulla che la possa paragonare alla manifestazione del centro sinistra del sabato prima, dove io sono stato paragonato a Saddam Hussein, Hitler, Mussolini e Nerone".

Astenersi è regalare voti alla sinistra "Astenersi significa dare un voto alla sinistra". ha sottolineato ancora Berlusconi rispondendo a una domanda sul pericolo che le prossime elezioni Regionali possano vedere un calo di affluenza. "E' certamente un pericolo che esiste", ha proseguito il premier aggiungendo che "é obbligatorio e doveroso dare il voto a Lega Nord e Pdl visto quello che fa la sinistra".

Attacco a Md La sovranità in Italia appartiene a Magistratura democratica: lo ha affermato Berlusconi, presidente del Consiglio, parlando nel corso di un'iniziativa elettorale a Firenze. "La sovranità appartiene al popolo - ha affermato - il quale la passa al parlamento, che fa le leggi: ma se una legge non piace a una certa parte dei magistrati, che si può individuare in Magistratura democratica, loro portano la legge in Corte di Cassazione, che la abroga. La sovranità appartiene a Magistratura democratica: se vi sembra una cosa accettabile in una democrazia, ditemelo...". Berlusconi ha quindi ribadito che esiste "il problema di una magistratura che svolge un ruolo diverso da quella che la Costituzione le assegna".

Il Pd protesta: "E' odio" "Berlusconi getta la maschera. E' amore non volere un confronto col proprio contendente politico? O forse non è la massima espressione di odio? Ci ripensi. Ne guadagnerà l'Italia e si raddrizzerà questa sua sinora infelice campagna elettorale". Lo afferma il vicesegretario del Pd Enrico Letta. "Berlusconi sbaglia a rifiutare il confronto con Bersani. Misurarsi davanti a tutti sui temi veri che interessano gi italiani dal lavoro ai redditi, alle tasse, alla scuola sarebbe una vera prova di democrazia. Ma evidentemente il premier al contradditorio preferisce i monologhi in cui dice sempre le stesse cose. Ieri in piazza è arrivato a rileggere un pezzo del suo discorso del 1994. E' davvero un disco rotto, capace solo di ripetere le stucchevoli accuse di sempre e di vantarsi di quello che non ha fatto". Lo afferma Andrea Orlando del Pd.

Md non ci sta "Il presidente del Consiglio riproduce in termini grotteschi un procedimento che invece rappresenta l'essenza, e la ricchezza, della nostra civiltà giuridica". Rita Sanlorenzo, segretario di Magistratura democratica, commenta così le dichiarazioni del premier. "Il primo ruolo dei magistrati, non solo di quelli di Md - spiega Sanlorenzo - è quello di interpretare la legge, ciò che vuol dire anche adattarne i significati letterali in senso coerente ai principi giuridici generali. La legge si interpreta non per 'comodo' o per 'gusto personale', ma in base ad argomenti logici e giuridici che vengono espressi nelle motivazioni dei provvedimenti: e la Cassazione, infine, valuta questi argomenti, secondo la sua funzione di giudice di legittimità, e non abroga nessuna legge, perché non le spetta, ma le attribuisce il corretto significato".

Il segretario della corrente di sinistra delle toghe osserva: "Sicuramente al di là delle sue intenzioni, Berlusconi finisce per riconoscere a Magistratura democratica quella capacità di orientamento culturale della giurisdizione, per realizzare il quale Md è nata alcuni decenni fa".

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