Regione, aiuti e incentivi a chi produce in Italia

Passa la proposta del Pdl, illustrata dal presidente della commissione Mario Sala. Bocciata l'idea della Lega che ipotizzava penalizzazioni per chi delocalizza

Via libera della commissione Attività produttive della Regione Lombardia al Piano regionale di sviluppo. Il Piano contiene gli obiettivi prioritari della legislatura e le strategie e le politiche del programma di governo regionale. Parere positivo è stato espresso dal Pdl e dalla Lega Nord, contrario il Pd, mentre l'Udc si è astenuta. Il testo è stato integrato da alcuni emendamenti e raccomandazioni alla giunta. In particolare, si spiega dalla Regione, viene chiesto di «promuovere nei confronti degli enti locali azioni di razionalizzazione delle società da loro partecipate, al fine di ottimizzarne la gestione e ridurre costi e tariffe a carico del cittadino in un percorso che vada verso la liberalizzazione», di «farsi parte attiva nel rapporto tra enti locali e banche al fine della rinegoziazione dei mutui per renderli più favorevoli». Inoltre viene chiesto di «continuare l'azione di semplificazione delle procedure di avvio delle nuove imprese» e di «attivare azioni di sostegno per le imprese che mantengono la propria collocazione sul territorio lombardo».
Respinta, invece, la proposta della Lega Nord, che chiedeva l'esclusione totale dal beneficio di incentivi, agevolazioni, contributi e finanziamenti per tutte quelle imprese che delocalizzano la propria produzione.

È prevalsa la posizione di chi, sotto la guida del presidente della commissione Mario Sala, ha ritenuto preferibile una politica di premi per chi produce interamente in Italia invece che di punizioni che rischiano di «non toccare i furbi» e colpire le piccole aziende che delocalizzano piccole parti del ciclo produttivo per sopravvivere. La discussione e il voto in aula consiliare sono previsti per martedì 28 settembre.

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