«Vogliamo sapere se anche gli uffici dei gruppi sono spiati: per questo motivo domani mattina (oggi ndr) chiederò al presidente del consiglio regionale di fare chiarezza e Ronzitti credo voglia ascoltare la nostra richiesta». Gianni Plinio non ha dubbi: sul caso delle due microspie trovate negli uffici della Filse, dentro il palazzo della Regione, in piazza De Ferrari non si può passare sopra.
«Porrò la questione anche in apertura di seduta nel Consiglio - ha detto il capogruppo di Alleanza Nazionale - È giusto e doveroso verificare se siano spiati anche altri uffici regionali a cominciare da quelli dei gruppi politici. Si affidi l'incarico agli stessi organi di Polizia. Un conto è se le intercettazioni sono state disposte, con i crismi di legge, dalla Autorità Giudiziaria, altra cosa se da altri. È necessario sapere chi spia chi e perché. Sarà pur vero che, in Italia, chi non è intercettato ci resta male ma la questione è estremamente delicata dal momento che non è consentibile che si violi impunemente la privacy per finalità oscure». Appello accolto dal presidente del consiglio regionale Mino Ronzitti, che ha iscritto la questione allordine del giorno della conferenza dei capigruppo di domani.
Pare che a scoprire le microspie, peraltro piuttosto mal celate visto che sarebbero state piuttosto grandi e attaccate con una specie di nastro adesivo, siano stati gli stessi funzionari della Filse, naturalmente in maniera del tutto casuale. Ma ora è bene che si faccia chiarezza.
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