Regione Ancora scontro sullo staff del Consiglio

«Una tempesta in un bicchier d’acqua». Così il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Davide Boni (Lega), risponde alle polemiche suscitate dalla riorganizzazione interna del personale dirigente del Consiglio. Una riorganizzazione, con la creazione di quattro nuove figure di dirigenti, su cui tutti i gruppi politici in Consiglio - tranne il Pd e la Lega Nord - hanno chiesto la convocazione urgente di una riunione dei capigruppo e dell’ufficio di presidenza che si terrà martedì prossimo. «Noi - dice il capogruppo del Pdl Paolo Valentini - chiederemo con forza che la delibera sia revocata». Anche il vicepresidente del Consiglio, Filippo Penati (Pd) ha chiesto di sospendere il provvedimento, ma ieri comunque i quattro dirigenti hanno firmato il contratto. Secondo Boni su questa vicenda si è fatto «tanto rumore per nulla. Il costo della riorganizzazione non supererà gli ottanta mila euro lordi» senza bisogno di nuova copertura finanziaria perché i fondi sono gia disponibili. Ed è su questo punto il botta e risposta fra Valentini e Boni.

Il capogruppo del Pdl spiega che l’aumento è ora di 80mila euro perché si tratta di posizioni ad interim a cui sono stati passati alcuni dipendenti, ma a regime - quando si dovranno chiamare i loro sostituti nel ruolo precedente - si arriveranno ad avere «4 figure di mega dirigenti pagati in tutto 400 mila euro». «Non so che carte legga» sbotta il leghista Boni aggiungendo che la riorganizzazione attua un’indicazione che risale al 2009.

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