La Regione Lombardia rivede gli affitti degli alloggi popolari. Il canone più basso non andrà al di sotto dei 20 euro (attualmente a Milano è di 7 euro) e gli aumenti non potranno superare il 22 per cento del reddito netto della famiglia. «Non si tratta di una stangata - assicura Roberto Formigoni- tanto è vero che la maggior parte dei sindacati e delle associazioni di categoria hanno approvato limpianto di questo disegno di legge. Non è una mazzata, anzi: in Lombardia ci saranno canoni più bassi rispetto a quelli al varo dal parte del governo, che calcola il limite di aumento degli affitti del 20 per cento sul reddito lordo e non su quello netto come invece facciamo noi». «Non si faceva la riforma dei canoni da ventanni - puntualizza lassessore regionale alla Casa, Mario Scotti -. Il nostro scopo è quello di creare le condizioni più favorevoli alla manutenzione e allammodernamento degli edifici». Critiche da parte dellopposizione.
«La proposta - spiega il consigliere lombardo del Prc, Luciano Muhlbauer - incontra la nostra totale contrarietà. Il provvedimento è iniquo e si inserisce in una politica di smantellamento delledilizia residenziale pubblica». In Lombardia ci sono 170mila alloggi pubblici e il canone medio di affitto è di 106 euro al mese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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