Regione, in giunta una legge per salvare Malpensa

Il Pirellone vuole scegliere chi coprirà gli slot liberi. Formigoni: Alla Camera errore di Cdl e Unione

«La Regione è nel giusto, ha la sua linea e va avanti per la sua strada». È Roberto Formigoni a spiegare la strategia del Pirellone, che non si ferma neanche davanti allo stop della Camera, dove l’astensione di Forza Italia e Udc ha contribuito a bocciare la mozione che chiedeva di respingere il piano industriale di Alitalia. E mentre l’assessore ai Trasporti, Raffaele Cattaneo, definisce gli ultimi dettagli di una proposta di legge che rivendica un ruolo decisivo per la Regione nella scelta degli slot, il governatore detta le linee guida: «Alla Camera è stato compiuto un errore politico, perché è stato cancellato un passaggio garantista nei confronti di Malpensa. Questi sono i frutti amari della logica del bipolarismo di guerra». Una presa di posizione che non risparmia la Cdl ma va anche all’attacco dell’Unione: «Critico i miei ma anche il centrosinistra. Gli ulivisti della Camera che si stracciano le vesti ricordino che hanno 70 voti di maggioranza e avrebbero potuto farli pesare». Quindi rivendica le maggioranze variabili del Pirellone: «È da un anno che la Regione non ha paura di mischiare i voti, di ragionare tutti insieme sui contenuti, sulle infrastrutture e su Malpensa».
È anche con la forza trasversale che arriva dal consiglio regionale che Formigoni è andato in missione romana, a colloquio con i vertici di Alitalia e di AirOne e a spiegare alla stampa estera la delicata situazione di Malpensa: «L’interesse è altissimo, come dimostra il fatto che hanno richiesto la nostra presenza ovunque». E domani mattina il presidente della Lombardia porterà le istanze della Regione al Tavolo Milano, convocato a Palazzo Chigi sul tema della mobilità sostenibile. «A meno che non decidano di sconvocarlo, useremo la lingua per parlare di Alitalia» annuncia. E ricorda: «La Regione ha il potere di fare le leggi».
L’assessore Cattaneo ha intenzione di portare le nuove norme (basate sul titolo V della Costituzione e sui regolamenti dell’Unione Europea) già alla prossima giunta. È una corsa contro il tempo con l’obiettivo di «evitare che il buco dei 150 voli abbandonati da Alitalia sia riempito in modo frammentato». Insomma, la Regione vorrebbe una grande compagnia. E al momento è Lufthansa a avere le caratteristiche più convincenti. «La compagnia tedesca ha una strategia multihubbing, che punta già sui tre scali di Francoforte, Berlino e Monaco. Malpensa potrebbe diventare il quarto hub» spiega Cattaneo.
La legge in arrivo in giunta disciplina «l’assegnazione delle bande orarie nel rispetto di modalità imparziali, non discriminatorie e trasparenti, effettuata compatibilmente con gli interessi regionali». Tra i passaggi più significativi (basati sull’articolo 6 del regolamento 95/93/Cee) quello in cui la Regione detta «i parametri di coordinamento per l’assegnazione delle bande orarie». Al primo punto «destinazione e mantenimento delle percentuali delle bande orarie a rotte intercontinentali; dette percentuali sono assoggettate alle disposizioni regionali». Al secondo punto «la preferenza per vettori che propongano destinazioni intercontinentali».

E ancora «previsione obbligatoria di penali o caparre a carico del vettore il quale muti destinazioni fissate» e «forme di incentivazioni per vettori che offrono collegamenti intercontinentali». Infine «organizzazione delle bande orarie tale da consentire il feederaggio dei collegamenti con gli aeroporti non forniti di un sistema di voli intercontinentali».

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