Regione, l’Unione si processa pur di tagliare gli ospedali

La verifica di maggioranza? Macché, un processo. Unica imputata, Roberta Gasco, consigliere dell’Udeur, che la settimana scorsa aveva abbandonato l’aula del consiglio regionale facendo venire meno il numero legale per opporsi alla deaziendalizzazione dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Mancavano anche altri colleghi di maggioranza, espressamente critici nei confronti dei piani sanitari dell’assessore Montaldo, ma la colpa è ricaduta tutta su di lei. E ieri è stata accusata senza mezzi termini. «Mi hanno detto che a trent’anni non si può mettere a rischio la carriera politica per difendere un ospedale - racconta amareggiata la giovane rappresentante Udeur -. Ma ne vado fiera, perché potrò sempre guardare in faccia la mia gente, sapendo di aver risposto al cuore e di non aver tradito la loro fiducia».
Il resto si vedrà questa mattina, in consiglio regionale. Si dovrà votare il documento che, di fatto autorizza il «taglio» di autonomia dell’efficientissimo ospedale del Savonese. Cosa faranno gli altri «critici» della maggioranza? Rifondazione e tutto il Forum delle sinistre? E l’Italia di Mezzo farà da stampella definitiva? Apparentemente ieri si sono tutti allineati al volere di Claudio Burlando.

Ma già oggi la verifica più importante sarà in consiglio. Per vedere quanti saranno in aula, quanti voteranno contro l’ospedale di Pietra Ligure. Che in realtà è solo la prima di una lunga serie di strutture nel mirino.

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