Regione, presto nuove nomine ai vertici della sanità

Il «tagliando» a metà incarico. E per qualche direttore generale della sanità lombarda la scadenza non sarà assolutamente un passaggio «formale», perché il governatore Roberto Formigoni ha intenzione di esaminare con grande attenzione i fascicoli. E verificare se sia il caso di arrivare fino in fondo all’incarico assegnato. Perché «mantenere alta la qualità» è stata la richiesta fatta ieri dallo stesso Formigoni di fronte ai direttori generali delle Asl e delle Aziende ospedaliere riuniti in Regione. Con lui c’erano gli assessori Giulio Boscagli e Luciano Bresciani, ma anche il delegato alla Trasparenza, l’ex magistrato Giuseppe Grechi. Perché all’ordine del giorno, oltre al rapporto con i cittadini, ci sono state anche la trasparenza e la gestione degli incarichi professionali, le Regole 2012 per il sistema socio sanitario e le politiche di welfare. Per questo Formigoni ha fatto appello al codice etico-comportamentale da applicare «a garanzia di una sempre maggiore autorevolezza e trasparenza». Di qui la richiesta di eliminare gli sprechi e «in ogni fase dell’acquisizione di beni, servizi e lavori si tuteli la qualità ed economicità delle acquisizioni». Ma trasparenza anche nell’assegnazione degli incarichi professionali. Il che significa, anche nella scelta dei primari, nominare i più bravi e utilizzare come unico criterio il merito e la professionalità.

E il «Fattore famiglia» come strumento per definire le soglie di accesso ai servizi e quantificare i livelli di compartecipazione alla spesa sanitaria. Con attenzione al pareggio di bilancio, ha ricordato Formigoni, «uno dei nostri obiettivi prioritari, per evitare l’introduzione di ulteriori tributi a carico dei cittadini».

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