Alla fine è passato: al termine di una maratona oratoria che si è protratta in aula per due giorni interi, il Piano casa presentato dalla giunta regionale (e che ha causato mal di pancia diffusi nella maggioranza di centrosinistra) è stato approvato ieri sera con 22 voti a favore, un astenuto (Alessandro Benzi, Federazione della sinistra) e 9 contrari (centrodestra). Il clima è rimasto teso fino allultimo voto su articoli ed emendamenti, anche grazie alla ferma determinazione, da parte di Lega (Francesco Bruzzone), Pdl (con Roberto Bagnasco, Gino Garibaldi, Marco Scajola, Gino Morgillo e lindomabile Raffaella Della Bianca) e Lista Biasotti (Lorenzo Pellerano), che volevano introdurre significativi miglioramenti nel testo: «Invece, sarà tutto peggio di prima». Più duno, comunque, è disposto a giurare su un Piano «bagnato» dalle lacrime del vicepresidente della giunta ed assessore allEdilizia Marylin Fusco (Idv) prima di approdare nella sala assembleare. Linteressata ha smentito ieri, durante la sua relazione finale: «Lacrime da parte mia non sono mai state versate, la critica e il confronto ci stanno in politica, soprattutto quando sono produttive - ha sottolineato in politichese Marylin Fusco - ma chi appiccica una lettera scarlatta a chi si è sempre comportato con correttezza e lealtà non può fare il puritano, piuttosto deve fare una riflessione su se stesso». Lassessore ha aggiunto, riferendosi alle polemiche nella maggioranza: «Quando si tocca un tema come quello delledilizia qualsiasi cosa fai è sempre sbagliata. Quale colpa ho dovuto scontare in questi mesi per aver fatto il mio lavoro? Di quale indignazione stiamo parlando per aver cercato di dialogare con tutti, ascoltando anche la minoranza? Sono contro cementificazioni e speculazioni, si costruisce sullesistente e non ci sono nuove volumetrie».
Il governatore Claudio Burlando, durante la sua relazione, ha insistito sullimportanza del confronto, anche allinterno del centrosinistra, su un provvedimento così importante: «Il confronto è un fatto positivo - ha cercato in qualche modo di giustificarsi Burlando, con autentiche acrobazie dialettiche -. Sono contento che si sia discusso molto anche dentro la maggioranza in un momento in cui la politica non parla quasi mai di cose concrete». Decisamente critici, infine, i Verdi, secondo cui «il nuovo Piano Casa della Liguria porterà una colata di cemento pari a 45 milioni di metri cubi di nuovi edifici sul territorio regionale». Lo hanno denunciato il presidente nazionale Angelo Bonelli e la tesoriera cittadina dei Radicali Marta Palazzi.
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