(...)Pensa cara Claretta, che nella seduta del Consiglio Regionale dell'11 novembre 2008 è stato approvato il Piano di dimensionamento scolastico con 23 voti favorevoli (centro-sinistra) e 10 contrari (centro-destra). Con questo Piano si cercava di riorganizzare la rete scolastica delle scuole liguri affinché si rispettassero i parametri del Dpr. 233/98 (Prodi, presidente del consiglio, Berlinguer, ministro della pubblica istruzione) che prevedevano che gli istituti abbiano tra i 500 e i 900 alunni».
Cè chi in realtà ha provato a rigirare la frittata. «Sono previste deroghe a questa norma generale per le scuole dei comuni montani e per quelle a carattere speciale come gli istituti professionali d'arte - spiega la maestra -. Il ministro Gelmini ha intimato alle regioni che dal 1998 erano inadempienti, di ottemperare alla normativa vigente nazionale entro il 30 novembre 2008; diversamente avrebbe provveduto al commissariamento». Cè, inevitabilmente anche la traduzione per i bimbi: il governo Prodi ha fatto la legge nel '98 per il dimensionamento della rete scolastica e il ministro Gelmini ha obbligato le Regioni «disubbidienti» a mettersi a norma!
«Però la colpa è della Gelmini! - fa notare Tiziana Notarnicola - Lo zio Claudio procede velocemente al riordino e senza ascoltare le istanze di tutti, senza tener conto delle indicazioni che aveva dato la Provincia, come fosse «Mastro Lindo» con lo scopo di far pulizia e di portare a casa qualche vantaggio, (un potenziamento dei poli di centro-sinistra), l'11 novembre 2008 in fretta e furia approva il Piano regionale di dimensionamento. E tutti vissero felici e contenti? No, cara Clara, la storia non finisce così perché 4mila genitori e insegnanti arrabbiati, fanno un bel ricorso al Tar e nel giugno 2009 vincono la causa! Il Tar boccia la Regione: «Gli istituti non vanno accorpati!» Gli accorpamenti nelle loro varie forme creavano infatti strutture numericamente superiori a quelle previste da leggi e regolamenti». Bastano due esempi pratici. Con tali accorpamenti, l'istituto comprensivo San Giovanni Battista (in cui sarebbe dovuta confluire la Centurione) avrebbe raggiunto il numero di 959 alunni e l'istituto comprensivo Sestri (cui era destinata la Dante Alighieri) il numero di 1108 alunni, entrambi ben superiori al limite di 900 alunni.
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