Regione scettica «Non ci sono risultati immediati»

Concerti in piazza, iniziative e giochi per i bimbi, negozi aperti. Più che una domenica ecologica «sarà un giorno di festa». Perché qualunque temperatura segni il Pm10 in città, l’assessore alle Attività produttive Giovanni Terzi sta pensando di proporre per il prossimo 10 aprile ad un blocco del traffico. Anche soltanto per mezza giornata, «fino alle tre del pomeriggio». Una data che non ha scelta a caso: in città si corre la «Milano City Marathon». La gara parte come l’anno scorso dalla Fiera di Rho-Pero e arriva al Castello Sforzesco passando per Figino, il Bosco in Città, viale Certosa e punti più caratteristici. Un percorso lungo 42,195 chilometri che si scontra ogni volta con l’impazienza degli automobilisti meno sportivi costretti a fermarsi ai varchi per far passare le migliaia di maratoneti. Al nastro di partenza ci sarà anche Terzi, ma non c’è nessun «conflitto di interessi». L’idea di una domenica con i motori spenti durante la City Marathon - offrire musica e intrattenimento sia agli spettatori che ai meno sportivi - non ha niente di personale. «Più che una domenica senza traffico va vista come una giornata in cui la città fa festa e si riempie di iniziative per tutti, tiene i negozi aperti, un’opportunità quindi anche per i commercianti» spiega l’assessore. Che assiste al dibattito che si è scatenato sulle misure antismog, «è sbagliato pensare che non servano a nulla, rispetto il sindaco Moratti e il vicesindaco De Corato che hanno avuto il coraggi di prendere delle azioni di tutela per la salute dei cittadini anche se possono essere impopolari, governare vuol dire prendere anche decisioni che possono non piacere e a chi contesta che non abbiano influenza sulla qualità dell’aria dico che le domeniche a piedi sono comunque un modo per cambiare cultura, abituarsi a fare a meno dei mezzi privati».
Linus, direttore di Radio Deejay ma anche presidente onorario della Milano City Marathon promuove a pieni voti l’idea di una giornata senz’auto nel giorno della gara. E richiama ieri «un’immagine ricorrente nei tg che parlano della domenica a piedi, la gente che corre lungo corso di Porta Venezia.

L’impressione è che alla gente non dispiaccia affatto la giornata ecologica, un’occasione per fare sport, riprendersi le proprie strade, e allora perché non farlo proprio quando migliaia di persone corrono la maratona. Ci rendiamo conto di essere “ingombranti”, un serpente lungo 42 chilometri che a volte stride con la città». Ma se il cambio è una giornata con i negozi aperti e concerti gratis «possono essere contenti tutti».

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