Comune e Ministero del Tesoro hanno «problemi tecnici». E slitta lassemblea che domani avrebbe dovuto incontrarsi per ricapitalizzare la società Expo. Vanno ripianati i 22 milioni di euro di perdita in conto esercizio, ma nè Comune nè Provincia sono in grado di garantire ora le proprie quote. E il sindaco e commissario straordinario, Letizia Moratti, ieri ha anticipato che lassemblea è stata «rinviata di un paio di settimane» forse «si terrà tra il 4 e 10 aprile». Palazzo Marino nel frattempo dovrebbe finalmente votare il bilancio e sbloccare i fondi del 2011. E anche il Tesoro «ha bisogno di un rinvio, ci sono procedure che deve finalizzare a breve, ma sono solo motivi tecnici». Una decisione, assicura il sindaco, «presa daccordo con il segretario generale del Bureau International des Expositions», lorganismo che presiede alle Esposizioni universali, «e assicuro che ci presenteremo al comitato esecutivo» fissato a Parigi il 19 aprile, quando Milano dovrà garantire la copertura economica dellevento, «con le carte in regola». Leggi: i fondi e i terreni. Laltro nodo. LAgenzia del territorio martedì dovrà dire se laccordo per tra soci e proprietari dellarea per il comodato duso può «reggere». Fiera e Cabassi dovrebbero pagare 160 milioni di euro fra contanti e opere di urbanizzazione. Anche con il via libera gli ostacoli non saranno finiti, perchè il consiglio comunale dovrà approvare laccordo di programma, i tempi sono strettissimi e la tenuta dellaula una scommessa. Se lAgenzia invece non confermerà la sostenibilità economica delloperazione, tornerebbe in auge lipotesi della NewCo per lacquisto dei terreni sponsorizzata dal governatore Roberto Formigoni.
E Regione e Camera di commercio che sono già in regola con gli stanziamenti daranno una prova di forza. Presentandosi comunque domani allassemblea dei soci. Per motivi «tecnici», perché la seduta è in seconda convocazione e occorre presentarsi per sconvocarla. E perché a quanto pare non sono stati informati dal sindaco del rinvio. Parentesi non irrilevante: avendo versato il dovuto, i due enti non avrebbero motivo per non partecipare.
E un messaggio chiaro arriva anche dalla Provincia, che insiste per «soluzioni meno onerose a carico della Provincia, dalla forma giuridica alle aree». Il presidente Guido Podestà ritiene che «cè ancora tempo per risolvere tutti i problemi legati a Expo, ma dobbiamo renderci conto che le risorse oggi disponibili sono diverse rispetto a quelle che credevamo di avere al momento della candidatura. La Provincia ha proposto di modificare la forma giuridica della società di gestione. Per noi impropria la scelta della spa, perché comporta ricapitalizzazioni continue. Dovremmo prendere invece ad esempio quanto è stato fatto per le Olimpiadi invernali di Torino, con listituzione di unagenzia». Quanto alla tempistica per lExpo comunque precisa: «La rispetteremo ma con la consapevolezza che non abbiamo lobbligo di fare 100.
Il candidato sindaco del centrosinistra Giuliano Pisapia attacca: «Di rinvio in rincio, il rischio di fallimento è sempre più concreto».