Il regista Panahi fermato perché girava un film sull’Onda verde

Il regista iraniano Jafar Panahi sarebbe stato arrestato perché stava realizzando un film sulle proteste post-elettorali nel suo Paese, secondo quanto riferiscono alcuni siti di Teheran. Panahi, ha detto ieri suo figlio Panah, è stato arrestato lunedì sera assieme alla moglie, alla figlia e a 15 loro «ospiti» da agenti in borghese delle forze di sicurezza che hanno fatto irruzione in casa sua. Il sito dell’opposizione Rahesabz scrive che il regista, vincitore nel 2000 del Leone d’oro al Festival di Venezia, «preparava con un’équipe a casa sua un film non autorizzato sugli incidenti post-elettorali». Panahi, ha confermato il sito di notizie conservatore Tabnak, stava producendo «un film ostile al regime con i suoi assistenti, ma la vigilanza dei servizi segreti ha permesso di scoprire questa iniziativa. Anche il festival del cinema di Berlino ha condannato duramente l’arresto di Panahi.

Il regista nel 2006 ha ricevuto l’Orso d’argento alla 56ª Berlinale per il suo film «Offside», che racconta di alcune ragazze iraniane che si travestono da uomini per tentare di assistere a una partita di calcio a Teheran. «Siamo preoccupati e sgomenti che un regista che ha vinto così tanti premi internazionali sia arrestato a causa del suo lavoro di artista», ha affermato il direttore del festival berlinese, Dieter Kosslick.

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