Regolamento spiagge, verdi contro Regione

(...) alla balneazione e introduce il divieto di sosta anche occasionale e momentanea sulla battigia e delega ai titolari delle concessioni demaniali ad apprestare ogni misura finalizzata al raggiungimento di questo scopo. Tradotto significa che sono autorizzati a cacciare i cittadini che non pagano il biglietto per andare al mare. Rivolgo un appello al presidente Marrazzo affinché fermi la pubblicazione della delibera».
Allarmismo smentito dalla stessa Regione. «Forse Bonelli non ha letto bene il regolamento - ribatte l’assessore regionale al Turismo Claudio Mancini-. Il diritto di accedere liberamente alle spiagge non è in discussione. Si tratta di allarmismi ingiustificati. Non avremmo mai accettato la negazione della norma nazionale che consente il libero accesso alle spiagge e che viene espressamente citata nel regolamento. Sulla necessità di lasciar libera la battigia, invece, si tratta di norme già esistenti per consentire le operazioni di soccorso in mare. Il regolamento non avvia nessuna cementificazione sulle nostre coste. La trasformazione delle cabine in stanze di albergo è stata proposta da una delle associazioni di categoria dei balneari ed è stata respinta nella commissione consiliare». Legambiente chiede un chiarimento. «Questa norma va chiarita subito e riportata alla versione approvata in Giunta regionale che aderiva alla norma nazionale che prevede l’ingresso libero anche ai fini della balneazione - fa sapere Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio -.

Quella norma non si tocca, lo scorso anno i volontari della nostra Goletta Verde hanno monitorato la situazione, asciugamano in spalla, tra gli stabilimenti del litorale nei 15 chilometri tra Ostia e Torvaianica e si sono visti chiedere in 43 su 53 casi il pagamento di un pedaggio per accedere alla spiaggia. Un fatto grave che rischierebbe di peggiorare ulteriormente, visto anche l’affidamento dei controlli ai concessionari, che a questo punto avrebbero titolo a cacciare i bagnanti».

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