Reja si dimette ma è precettato per la panchina

Reja si dimette ma è precettato per la panchina

Nel settembre scorso furono dimissioni verbali, ma Lotito e i giocatori lo convinsero a tornare sui propri passi. Ieri sono state dimissioni ufficiali, con tanto di fax spedito alla società all’ora di pranzo, per cui non ci saranno ripensamenti, malgrado la Lazio le abbia altrettanto ufficialmente respinte. Edy Reja (nella foto) è ormai convinto di chiudere la sua esperienza in biancoceleste, iniziata due anni fa: lo farà al ritorno da Madrid dove guiderà la Lazio nel ritorno dei sedicesimi di Europa League contro l’Atletico (all’andata successo spagnolo all’Olimpico per 3-1).
La scelta del tecnico di Lucinico di salire sull’aereo per la Spagna è stata legata, più che a un dovere professionale, a questioni legali. Il presidente Lotito, piombato di corsa a Formello dopo la decisione dell’allenatore, avrebbe «minacciato» Reja di un’azione nei suoi confronti per la tempistica dell’annuncio delle dimissioni. E all’arrivo a Fiumicino, il tecnico è apparso teso e indispettito dalla presenza di alcune telecamere e dei microfoni dei cronisti. «Posso avere un po’ di privacy? Come va? Male, male, male». Nella conferenza stampa a Madrid, visibilmente emozionato, si limiterà a dire: «C’è stata una divergenza di opinioni, il mio futuro lo sapete, penso solo alla gara. I ragazzi giochino per la squadra, non per me».
Dopo il ko casalingo con il Genoa a settembre, un Reja preso da sconforto per le critiche ritenute ingenerose di parte dei tifosi e della stampa stava per gettare la spugna. «Il quadro è buono, ma la cornice è marcia», le sue parole amare di allora. Il faccia a faccia con il patron e i calciatori lo fecero desistere. Stavolta sarà diverso con l’addio messo nero su bianco. Causa scatenante, la discussione dai toni forti di martedì a Formello con il ds Tare e Lotito: i dirigenti avrebbero contestato al tecnico le discutibili, per loro, scelte di formazione a Palermo e i continui riferimenti al fallimentare mercato di gennaio.
La frattura è insanabile con Lotito che sta già pensando alla successione: la soluzione Bollini, tecnico della Primavera (in preallarme per Madrid, gli era già stato acquistato il biglietto aereo...), sembra temporanea.

Suggestiva quella del duo di ex laziali Crialesi-Simone Inzaghi (quest’ultimo allena gli allievi biancocelesti), in pole c’è Gigi De Canio che sarebbe già stato allertato. Stasera in campo anche l’Udinese che nell’inferno di Salonicco parte dallo 0-0 dell’andata. Manchester City (4-0 al Porto) prima qualificata agli ottavi.

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