Relativismo storico al Corriere

Forza Italia e An rappresentano interessi diversi su calcio & diritti tv: ma tu guarda. E ieri sul Corriere della Sera è intervenuto il solito mezzo-storico e mezzo-politico e ha spiegato che «Quando si farà la storia di questi anni, gli studiosi parleranno di conflitto di interesse coordinato e continuativo». E non è chiaro: perché solo questi anni? Tutta la Storia è un conflitto di interessi coordinato e continuativo. Nella maggioranza dell’Occidente non esiste il conflitto d’interessi per come siamo abituati a intravederlo: ci sono degli interessi che entrano in fisiologico conflitto, ci sono forze sociali e gruppi economici che tutelano i propri interessi anche attraverso la politica democratica: solo da noi «lobbismo» è una malaparola, solo da noi si invoca un’impossibile distinzione etica tra politica e affari, solo da noi si vuole continuare a predicare in un modo e razzolare in un altro, solo da noi si è perpetuata una saldatura così indissolubile tra cattolici e comunisti.

Intanto i liberali difendevano la Fiat, la Stampa pure, il Corriere anche: così come ora difende un certo salotto finanziario contro un altro, ciò mentre Repubblica difende i Ds, difende Carlo De Benedetti, An difende il Vaticano e le Forze dell’Ordine, i Verdi difendono i noglobal, eccetera: ciascuno difende gli amici suoi e al Corriere lo sanno meglio di chiunque. È la storia del Pianeta da quando l’uomo è uscito dal magma.

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