Renzi, maestrino coi baby clandestini

Matteo Renzi a Firenze come Sergio Chiamparino a Torino, maestri del dribbling alle disposizioni del Viminale. Anche nelle scuole materne comunali del capoluogo toscano, infatti, potranno tranquillamente iscriversi i figli di extracomunitari clandestini. In barba al pacchetto sicurezza voluto dal ministro Roberto Maroni, aule spalancate ai 24 alunni provenienti da famiglie sans papiers. L’assessore fiorentino all’Istruzione, Rosa Maria De Giorgi, motiva così il braccio di ferro con il governo: «Combattere la clandestinità non può voler dire privare del diritto allo studio i bambini dai 3 ai 6 anni: siamo intenzionati a garantirlo a tutti». Peccato che gli asili pubblici non siano scuola dell’obbligo.

Dietrofront allora, visto che per l’anno scolastico 2010-2011 le richieste da parte dei figli degli irregolari erano scese a 14 posti, per effetto della norma che impone ai genitori stranieri di presentare, al momento della domanda d’iscrizione, il permesso di soggiorno. Risultato, paese che vai leggina che trovi.

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