Singapore è nel vivo di un grande momento di transizione, perché, per accrescere la propria capacità di attrazione turistica, sta cambiando fisionomia. Nelle ultime settimane nellisola di Sentosa sono stati inaugurati gli Universal Studios, replica di quelli hollywoodiani, ed è stato aperto il primo casinò, dopo che il Parlamento ha autorizzato questo tipo di attività, finora proibita: il secondo sarà a breve ospitato nel Marina Bay Resort. Lintento è di fare concorrenza nei volumi di gioco alla vicina Macao (che già ha sorpassato Las Vegas), ma anche di recuperare la clientela che gioca sulle navi da crociera ai limiti delle acque territoriali.
Lobiettivo è quello di qualunque ente del turismo del mondo: attirare nuovi flussi e prolungare i tempi di permanenza. Singapore, come altre città - a cominciare da Hong Kong, con la quale condivide numerose analogie - ha sempre sofferto (turisticamente parlando) di visite un po frettolose, caratterizzate dal suo essere punto di snodo (hub) per i turisti diretti in Malesia, Filippine, Indonesia, Australia, e non meta finale di un viaggio. Laeroporto Changi (oggi partner di Roma-Fiumicino) e la Singapore Airlines hanno assecondato e valorizzato la caratteristica di Singapore come porta del Sud Est asiatico: i viaggiatori diretti esclusivamente a Singapore oggi sono in gran parte uomini daffari, e lattrazione finora esercitata dalla città-Stato è stata influenzata soprattutto dai commerci e dai loro risvolti fiscali.
Il simbolo di questa evoluzione è il Marina Bay Sands, che nasce per stupire. Un complesso di tre torri alte 200 metri, collegate in cima da ununica, enorme terrazza, la più altae la più grande del mondo: con i suoi 340 metri di lunghezza corrisponde a più di una Tour Eiffel distesa (che ne misura 324) o, se preferite, a cinque Airbus 380 - laereo record per dimensioni, lungo 73 metri - messi in fila indiana. Ospiterà tre piscine da 50 metri ciascuna, ristoranti, bar. Conterrà - oltre al casinò - un albergo di 2.500 camere, con una hall a veranda in vetro e alluminio lunga 354 metri, un canale navigabile interno, una piazza affacciata alla baia, un centro commerciale, un centro congressi di 5 piani per 11mila persone. Poi, un museo d'arte contemporanea, alcune spa, un giardino botanico, due padiglioni di cristallo che emergono dallacqua, uno destinato a vetrina di Louis Vuitton, laltro a discoteca, affidata alla gestione di due attori (Bruce Willies e Dan Ackroyd) nellintento di attirare il bel mondo.
Tutte queste amenità comportano un investimento di circa 6 miliardi di dollari di Singapore (circa 3 miliardi di euro), e appartengono a un marchio che in fatto di leisure la sa lunga: lamericana Sands, società alberghiera quotata a New York, proprietaria, tra laltro, del Venice di Las Vegas e del Venetian di Macao. Il cantiere di Singapore è stato avviato nellottobre 2009: entro aprile saranno aperte le prime 1.000 camere, entro lanno linaugurazione dellintero complesso. Sbalorditivo! I 16mila operai e tecnici lavorano 24 ore, e nella notte, tra le strutture illuminate dai fari, si vedono esplodere le fiammate delle saldatrici.
I grattacieli della City, per lo più costruiti su terre «rubate» al mare, sono circondati da vecchie casette coloniali, da qualche monumento dellepoca britannica, e dalle colorite «town» di Cina, India e Malesia. La fama di «Svizzera d'Asia», ovvero di città in cui dominano ordine e pulizia, non va intesa come spregiativa: tuttaltro. A Singapore il senso di benessere urbano, di sicurezza, di continuo presidio del territorio è tranquillizzante e istruttivo. Gli abitanti sanno che su di loro vigilano un milione di telecamere e discreti poliziotti in borghese. Le sanzioni per chi sporca, danneggia, involgarisce la città sono esemplari, ma ottengono il risultato voluto a beneficio di tutti. La circolazione delle auto è disincentivata (tasse allacquisto, parcheggi a pagamento, ingresso a pedaggio nel centro) ma i mezzi pubblici funzionano come orologi.
Lospitalità è assicurata dalle più illustri catene di alberghi: un esempio è il Fairmont hotel, il marchio nordamericano che da San Francisco ha esportato nel mondo, in centanni di storia, la cultura del lusso-glamour. Qui le camere con pareti di cristallo offrono uno spettacolo che nessun depliant turistico, nessun articolo di giornale è in grado di descrivere.
I collegamenti aerei con lItalia sono gestiti dalla Singapore Airlines, con 3 voli settimanali da Roma e 7 da Milano. Al di là di premi e consacrazioni di una delle compagnie più rinomate del mondo, valga una testimonianza diretta di chi scrive. Un paio di forbicine dimenticate nel bagaglio a mano non sono state sequestrate, come accade in tutto il mondo, ma amorevolmente prese in custodia, in prossimità dellimbarco, e riconsegnate al nastro bagagli di Malpensa.
(Siti utili: per il Singapore tourism board, www.yoursingapore.com; per Singapore Airlines, www.singaporeair.com; per il gruppo Fairmont, www.fairmont.com)