Proprio nel periodo migliore, dal 26 agosto al 1 settembre, il Giornale propone ai propri lettori un viaggio «Budapest-Bratislava-Praga» alla scoperta di queste tre meravigliose città e dei loro dintorni. Per informazioni e prenotazioni: Passatempo, info@passatempo.it; tel.035.403530
Benvenuto, villaggio globale. Nello Josefov, che un tempo era uno dei più popolati ghetti d'Europa, sono rimasti solo qualche sinagoga, il municipio e l'antico cimitero: le case vengono vendute a prezzi da capogiro mentre l'arteria principale (nome impronunciabile, Parizská), dismesse le gastronomie kosher è stata convertita nella via alla moda delle grandi griffe internazionali. Benvenuto, capitalismo. Dove un tempo c'erano solo vecchi alberghi soviet-style, negli ultimi anni sono spuntate le insegne-simbolo dell'ospitalità a cinque stelle lusso: il Mandarin Oriental con la Spa all'interno di una cappella rinascimentale inondata di luce; l'Alchymist, look barocco-veneziano, suite pompeiane e servizio members only; il gettonatissimo The Augustine, prima convento dei frati agostiniani, ora hotel della catena Rocco Forte con camere, suite e una torre affacciata sul Castello, che vanta una delle viste migliori sulla città vecchia (www.theaugustine.com). Benvenuta, voglia di cambiamento. Nessun giudizio morale, la storia è storia, ma in questa capitale risvegliata da anni di torpore, l'energia del nuovo che avanza è palpabile. Non che non esistano più le atmosfere «vecchia Praga», anzi: al Ponte Carlo, una passerella gotica sospesa sulla Moldava, così chiamato in onore dell'imperatore Carlo IV che lo fece costruire nel 1357, si affittano le barche per una poetica gita a due sull'acqua. Oppure si cena a bordo degli antichi battelli a vapore che scivolano sul fiume, lasciando sfilare tutta la città. Il mito di Kafka, inossidabile al trascorrere del tempo, ti segue come un'ombra fra i vicoli di quel fazzoletto di città dove lo scrittore ha vissuto, cambiato dimore, frequentato scuole, ristoranti, caffè: dalla piccola maison dipinta d'azzurro nel Vicolo d'Oro, che molte guide citano come una delle sue case, agli stucchi simili a panna montata del café Savoy; dal museo a lui dedicato al di là del Ponte Carlo (www.kafkamuseum.cz) al Café Louvre, in un palazzo d'inizio Novecento in Národní 22, dove si respira ancora l'atmosfera familiare di quando era frequentato, oltre che da Kafka, anche da Albert Einstein, di passaggio in città dal 1911 al 1912. Nostalgie di una Praga che non c'è più, ma che sopravvive al suo stesso mito. E il nuovo che avanza? Lo trovate nel quartiere di Holeovice dove il Dox (www.doxprague.com), primo, grande centro per l'arte contemporanea, esibisce volumi arditi e mostre stravaganti: dalla personale di Jan Kaplický (autore, tra le altre cose, della National Library praghese), a quella, fra il serio e faceto, sull'arte degli scacchi. Sull'isoletta di Kampa, il museo omonimo, un'architettura del 1300 splendidamente ristrutturata, raccoglie opere d'arte contemporanea dell'Europa centro-orientale (www.museumkampa.cz). Mentre in Ke Sklárne 3213/15, un edificio industriale è diventato Meet Factory, un centro d'arte contemporanea per artisti stranieri, con tanto di teatro e sala da concerti. Certo, la maggior parte dei turisti si fermano nella parte storica. Dal Ponte Carlo alla Città Vecchia (Staré Mësto) con la Staromestské Námestí, la piazza incorniciata dal Municipio con un orologio astronomico del XV secolo, fino alla chiesa barocca di San Nicola e a piazza Venceslao. Lo stereotipo della Praga magica. La periferia riconvertita, invece, è storia per chi ci abita. Per chiudere il tour dei monumenti rimangono allora da scoprire il Castello, le guglie gotiche della cattedrale di San Vito, il monastero di Strahov, la collina di Petrín, con l'osservatorio astronomico e il belvedere che ricorda un'imitazione della Tour Eiffel, nella romanticissima cornice verde dei giardini. Praga però non è Parigi, e neanche Monaco. Ma dato che la birra ceca non ha niente da invidiare a quella dell'Oktoberfest, dal 14 al 30 maggio non perdete il festival della «bionda», con 50 etichette d'alta qualità e un ricco programma d'intrattenimento (www.beerfestprague.com). Alternativa per gli astemi: i bagni al luppolo nelle tinozze in legno, terapeuticissime, del wellness center Pivní lázne Zoto (www.pivnilaznezoto.cz). Seguite da mezz'ora di relax nel letto di paglia di avena.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.