Resa dei conti sul caso Cattelan: «In piazza Affari o niente opera»

Il «caso Cattelan» torna in giunta. Dopo lo stop di una settimana fa al «dito medio» disegnato dall’artista per piazza Affari, oggi sindaco e assessori dovranno trovare una soluzione per l’opera di Maurizio Cattelan. Le opzioni sono sì o no, perchè di trasferirla in un’altro luogo - ad esempio davanti a Palazzo Marino per farla diventare una auto-provocazione come hanno suggerito gli assessori Cadeo, Terzi e Orsatti per convincere chi - come Masseroli o Landi di Chiavenna - la giudicavano un insulto al mondo degli affari, non se ne parla. Lo lascia intendere l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory che nei giorni scorsi a New York ha incontrato proprio Cattelan all’inaugurazione della mostra, e si sono confrontati sulla questione. «Se un artista sceglie un museo, sceglie quel museo, se progetta un’opera per una piazza, lo fa pensando precisamente a quella piazza, non stiamo scherzando o facendo i buffoni», avverte. Finazzer precisa: «Io sono un assessore tecnico e ho già preso la mia posizione, condivisa peraltro dal sindaco, le sue parole mi hanno confortato. Alla giunta politica illustrerò quindici buoni motivi per dire sì a questa installazione, un progetto che secondo me è stato male interpretato fin dall’inizio. Intanto non è un dito medio ma una mano mozzata, molti hanno parlato senza aver capito e hanno caricato l’opera di significati che non esistono».

Tant’è, oggi i nodi verranno al pettine. La delibera non è stata inserita all’ordine del giorno, ma «se non è prevista, aprirò io comunque la discussione perchè voglio che si arrivi a una soluzione» anticipa Finazzer. La resa dei conti è annunciata.

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