Il traffico a Genova costa caro. Soprattutto a chi lo subisce. Parliamo dei pendolari che usano lauto per raggiungere il posto di lavoro: secondo i calcoli degli esperti che hanno stilato il «Rapporto Cittalia 2009 sulle città mobili» chi usa la macchina è costretto a spendere in media 881 euro allanno soltanto a causa delle congestione della viabilità. Secondo la struttura dellAnci (associazione nazionale comuni italiani) che si occupa di ricerche, Genova registra un flusso crescente di pendolari in entrata - dal 2001 al 2009 - pari a circa il dieci per cento in più. Si tratta di uno dei dati più sostenuti, visto che, in media, il confronto con le altre 14 città italiane interessate dalla ricerca, registra un incremento del 5,5 per cento del traffico in entrata. La ricerca presenta anche un altro dato che riguarda il capoluogo ligure: nelle città cresce il numero dei pendolari (forse a causa del fatto che come avviene in molti altri centri molto urbanizzati la popolazione si sposta progressivamente in periferia per evitare la morsa dellinquinamento cittadino), ma parallelamente si estende la rete del trasporto metropolitano.
Aumentata anche - dal 2000 al 2008 - la domanda di trasporto pubblico locale, che si attesta su un più 7 per cento del numero di passeggeri trasportati in un anno. Per quanto riguarda il numero di auto in circolazione dal 2002 al 2008 si è abbassato del 6 per cento, al contrario è aumentato del 24 per cento quello delle due ruote, pari a 21,6 motocicli ogni cento abitanti, contro una media delle altre città di 13,6 e una media nazionale del 9,8.
Per quanto riguarda il livello di congestione del traffico i genovesi ammettono di impiegare una media di 50 minuti per gli spostamenti, percorrendo in media, nei giorni feriali, circa 20 chilometri al giorno. Ma, almeno, un vantaggio, usando lauto privata, cè: la velocità media di spostamento è quasi il doppio di quella con i mezzi pubblici (25 chilometri contro i 15 chilometri allora), nonostante le corsie gialle. Infine un dato positivo: Genova conta un costo annuo degli incidenti stradali di 275 euro a testa, contro la media delle 15 città coinvolte nella ricerca che è di 331 euro.
Dal 2000 ad oggi, mentre i dati del trasporto in metropolitana sono alle stelle (prima praticamente non esisteva), quelli della rete degli autobus sono fermi, anzi il parco bus è sceso del 9 per cento. I parcheggi a pagamento sono cresciuti solo del 12 per cento contro una media nazionale del 60 per cento circa.
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