Restauri finiti all’Arco della Pace Il Comune: «Recinto anti-vandali»

I residenti e gli habitué della movida lo ammirano già da qualche giorno. Ma ieri con una cerimonia ufficiale il Comune ha festeggiato la fine dei lavori di restauro all’Arco della Pace, dopo anni di lavori i ponteggi e i cartelloni pubblicitari non nascondono più la bellezza del monumento. E il vicesindaco Riccardo De Corato ha proposto di chiuderlo con una cancellata per proteggerlo da imbrattamenti e bivacchi. «Questo - ha affermato De Corato - è un evento che la città aspettava da anni e che è un segnale importante di attenzione e di cura per i beni culturali di Milano anche in vista di Expo 2015. Ora però è necessario difendere questo lungo lavoro di ripulitura e messa in sicurezza, tenendo lontani imbrattatori, bivacchi e degrado». Dopo aver annunciato la posa di telecamere a circuito chiuso, De Corato ha subito fatto propria la proposta della Sovrintendenza di cingere il monumento con una cancellata. «Ben venga poi una recinzione - ha aggiunto De Corato - come ha proposto la Sovrintendenza, visto che già da stasera (ieri, ndr.) l’Arco potrebbe diventare un dormitorio».
L’assessore comunale alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory si è augurato invece che a difesa del monumento si mobiliti tutto il quartiere, con all’organizzazione di eventi artistici e di richiamo.

«Chiedo a tutti i creativi di Milano - l’appello dell’assessore - di portarmi i loro progetti per realizzare iniziative che saranno anche una forma di vigilanza urbana: mi auguro che attorno all’Arco si possa costituire un’associazione o un comitato con il quale dare vita ad un palinsesto di eventi di qualità».

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