I dati sulla disoccupazione giovanile parlano di un tasso del 30 per cento di ragazzi senza lavoro - che vuol dire uno su tre -? Bene, il Teatro della Gioventù nel suo piccolo cerca di dare spazio, lavoro e opportunità a questa generazione con una serie di collaborazioni mirate. In linea con la nuova linea gestionale affidata a Massimo Chiesa e a Eleonora dUrso, che punta a collaborare principalmente con realtà che diano voce alle esigenze e ai talenti under 30, il teatro ha deciso di affidare al «Gruppo Informale», il restyling del foyer e della sala B della struttura di via Cesarea.
Si tratta di un gruppo di giovani architetti che da giorni ormai è in opera presso il teatro e, con materiali di riuso, sta lavorando alla progettazione e costruzione del nuovo mobilio e dellilluminazione del foyer e della sala Barabino.
«Questo progetto - fa sapere lo staff del teatro - vuole essere solo il primo passo di una collaborazione a lungo termine che abbia un respiro più ampio e che dia modo al Gruppo Informale di dare del Teatro della Gioventù uno spazio non solo di lavoro, ma a tutti gli effetti un luogo con il quale dialogare, in nome di una idea di ascolto reciproco che faccia della propositività, delleco-compatibilità e della ricerca di nuove forme di progettazione degli spazi, i suoi elementi portanti».
Il Gruppo Informale nasce nellestate del 2009 spinto dalla necessità di confrontarsi, fare ricerca e sperimentazione intorno alle tematiche di una «nuova ecologia per larchitettura», fatta di riuso, riduzione dei consumi, ma anche e soprattutto di partecipazione attiva alla messa in opera del progetto sia da parte di chi disegna, così come di chi vive larchitettura quotidianamente.
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