L'unica a non essere rimasta sorpresa del risultato è stata Serena Williams: «Me lo aspettavo. Ciò che apprezzo di più nella vita è dimostrare alla gente che ho ragione io! In Australia hanno scritto che ero fuori forma, che non avrei mai vinto. Ora sono in finale e l'ultima risata potrà essere la mia!» La campionessa americana ha ragione, infatti ha messo in fila Mara Santangelo (rivalutandone la sconfitta), Kremer, Petrova, Jankovic, Peer, Vaidisova. Sabato Serena se la vedrà in finale con la bella Maria Sharapova e il suo obiettivo sarà quello di riconquistare per la terza volta gli Australian Open, vinti nel 2003-2005. Nell'era del professionismo esasperato ancora una volta le Williams rimangono un fenomeno da esaminare. Programmate dal padre per diventare due campionesse, non solo hanno esaudito ogni desiderio di un genitore da tutti considerato un matto ma, dopo aver accumulato ricchezze inimmaginabili, entrano ed escono dal mondo del tennis come avrebbe potuto fare qualche dilettante di altri tempi.
Sabato assisteremo ad una grande finale femminile mentre altrettanto non si può dire in campo maschile.
La resurrezione di Serena
La Williams in finale con la Sharapova
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