Roma Anche per lui, che in quanto a confidenza con telecamere e studi tv non è secondo a nessuno, non è affatto un Porta a Porta come tutti gli altri. Non cè da cavalcare la campagna elettorale, né da sfidare a duello il candidato premier di turno e mettere in fila uno dietro laltro gli errori del centrosinistra e le proposte del centrodestra, magari buttando lì nellultimo giro dinterventi lidea a sorpresa che spariglia le sorti della campagna elettorale. Niente di tutto questo, perché fin da quando Silvio Berlusconi entra nello studio di Bruno Vespa, sul maxischermo troneggia unenorme scritta bianca su campo rosso: «Adesso parlo io». Di fianco, il viso di Veronica Lario. E ancora un altro titolo: «E Veronica chiede il divorzio».
Niente colpi di teatro dellultimo minuto, insomma, nessuna battuta a stemperare latmosfera e neanche un avversario davanti su cui concentrare gli affondi. Lo sa il Cavaliere che non sarà facile. E lo si coglie fin dai primi gesti, quando si aggiusta sul divanetto, dal viso serio e a momenti un po tirato e da quei pochi fogli che tiene in mano, usati più duna volta a mo di ventaglio. «Una cosa è parlare di politica, altra è la vita privata», avevano convenuto lui e Paolo Bonaiuti durante il primo pomeriggio, mentre il premier preparava la trasmissione. Perché cè di mezzo una famiglia, dei figli a cui «voglio un bene dellanima» e una moglie alla quale «ho voluto e voglio un mondo di bene». Insomma, ci sono di mezzo questioni che anche uno come Berlusconi non può non far fatica a trattare pubblicamente. Un disagio che coinvolge anche gli ospiti, se Ferruccio de Bortoli (collegato da Milano) e Piero Sansonetti (in studio) non nascondono di sentirsi «un po in imbarazzo».
Nonostante le difficoltà annunciate e inevitabili, però, nella scelta di parlare in tv il Cavaliere è stato irremovibile. Lidea gli ronzava in mente da lunedì e già in serata, finito di vedere lInfedele su La7, era più che convinto. «Devo parlare io, altrimenti il gioco al massacro continua», aveva confidato ai suoi collaboratori. Così, dopo aver dato anche unocchiata al solito sondaggio del martedì di Euromedia Research, ieri a pranzo è arrivata la decisione nonostante le perplessità di molti fedelissimi. «Silvio, sei davvero sicuro?», gli ha chiesto più duno. «Sicurissimo, al punto di essere pronto ad andare anche ad Annozero», ha tagliato corto Berlusconi. In ballo, però, cera già Vespa, che una settimana fa - quando non era ancora scoppiato il caso familiare - aveva invitato il Cavaliere in trasmissione per fare un bilancio del primo anno di governo. Così, dopo un conciliabolo con Niccolò Ghedini e Bonaiuti è stata presa la decisione: Porta a Porta, con la puntata che aveva per ospite Renato Brunetta rimandata a data da destinarsi. Daltra parte - fanno notare nellentourage del premier - proprio la scorsa settimana «Vespa aveva avuto in studio Dario Franceschini per una trasmissione interamente dedicata al segretario del Pd». Insomma, pari e patta. In vista anche della par condicio per la tornata elettorale di giugno che entra in vigore da oggi. E con lintenzione di affrontare la faccenda anche rispetto ai media esteri, se per i prossimi giorni è in ballo unintervista con France2.
Così, davanti a milioni di italiani il premier sciorina il suo privato. Rispetta la promessa che si era fatto prima di entrare in studio («su Veronica non voglio dire neanche una parola») e contesta punto per punto le ricostruzioni degli ultimi giorni. Da quelle dei giornali - il caso «euroveline» e la festa di Noemi - a quelle della moglie. «Non è vero - dice - che non ho partecipato ai compleanni dei figli, una menzogna che frequenti le minorenni».
Finisce la trasmissione e la parola «divorzio» il Cavaliere non lha pronunciata neanche una volta. Anche se ci è andato a un passo: quella con Veronica «è una storia che è finita o che sta per finire».
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