Revisioni catastali, Comune sconfitto Assoedilizia esulta «È un precedente»

La giustizia tributaria ha dato ragione a un proprietario che ha impugnato il procedimento di revisione catastale condotto da Comune di Milano e Agenzia delle Entrate. È l’associazione dei proprietari di immobili, Assoedilizia, a darne notizia. «La decisione della Commissione tributaria provinciale non ha valore per tutti - spiega il presidente Achille Colombo Clerici - ma una sentenza ben costruita è importante perché può costituire un precedente». Insomma, la sentenza della commissione tributaria non poteva annullare gli atti amministrativi del Comune - per quello dovrà pronunciarsi il Tar - ma può aprire la strada a uno smantellamento dell’operazione se altri ricorressero.
La vicenda della revisione ha fatto molto parlare quando a migliaia di proprietari di case, soprattutto in centro, furono recapitati gli avvisi sull’adeguamento al rialzo dei valori catastali degli immobili, con conseguente innalzamento delle imposte. Un’operazione molto discussa, e oggetto di impugnazione, per esempio, da parte del privato in questione, per tre presunti motivi di illegittimità: primo per «l’incompetenza dei funzionari comunali ad assumere la decisione “politica” di ricorrere alla revisione prevista dalla legge». Poi per «disparità di trattamento fiscale», per il sistema in cui sono state definite le microzone oggetto di revisione.

Terzo motivo di asserita illegittimità la determinazione del direttore della Agenzia del territorio per «incompetenza nella definizione delle modalità per l’applicazione della legge». Questioni tecniche insomma, ma decisive se riproposte - almeno le ultime due - anche davanti alla giustizia amministrativa che potrebbe - lei sì - vanificare il procedimento.

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