Il ribelle attore che ha fatto carriera grazie ai mohicani

Oggi è il Sioux più famoso d’America: Russell Means, classe 1939, è attore, politico e, soprattutto, uno dei più noti attivisti per la causa dei pellerossa, che ha difeso in questi anni con gesti spesso eclatanti. La sua partecipazione all’American Indian Movement (di cui nel 1970 è diventato direttore nazionale) non è mai passata inosservata: nel 1969 fu tra i protagonisti dell’occupazione dell’isola di Alcatraz per diciannove mesi; l’anno successivo fu la volta dell’assalto al monte Rushmore e, nel 1973, dell’occupazione di Wounded Knee, luogo della storica sconfitta dei Sioux del 1890 in cui i pellerossa furono massacrati dalle truppe del Settimo Cavalleggeri dell’esercito statunitense.

Means, un Sioux della tribù Oglala nato nel South Dakota, vicino alle mitiche Black Hills e poi migrato in California, è celebre anche come attore: la sua carriera è cominciata nel ’92 con L’ultimo dei mohicani; ha poi interpretato film come Natural born killers e Pathfinder e ha prestato la sua voce al padre dell’eroina disneyana Pocahontas.

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