Il ricatto della ex Stoppani per scaricare dove è vietato

Paola Setti

E adesso speriamo che non piova. Caso Stoppani, là dove Franz Kafka era un dilettante, a confronto dell’assessore regionale all’Ambiente Franco Zunino, del viceporesidente della Provincia Paolo Tizzoni, degli amministratori del Comune di Cogoleto e dei sindacati. Funziona così: le istituzioni chiudono la discarica del Molinetto a Cogoleto perché è pericolosa, e avvertono che per poterla utilizzare è necessario costruire un canale di gronda che protegga l’ambiente circostante dai rifiuti speciali, tocca all’azienda farlo. La ex Stoppani oggi Immobiliare Val Lerone non costruisce alcun canale di gronda, ma i suoi fanghi da qualche parte li deve smaltire. Va a Livorno, ma la discarica là è costosa. Non ne cerca altre, di discariche, anche perché tutto è più costoso del gratuito.

Così, inizia ad accumulare i rifiuti in enormi quanto insicuri cassoni nel piazzale davanti agli stabilimenti, con buona pace delle norme sulla sicurezza. Quando arriva a trenta e quasi non ce ne stanno più, chiede la riapertura della discarica. (...)
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