La ricchezza di Israele nasce dall’olio di gomito

Esimio dottor Granzotto, Israele non ha nessun merito di essere così florido e così «occidentale». Le sue risorse provengono principalmente dalle rimesse di finanzieri ebrei sparsi per il mondo. Ha ragione a dire questo, in osteria, un maturo cattocomunista sempre fazioso benché simpatico quando abbiamo il bicchiere in mano?
Stefano Sartor (Montebelluna)

Mettiamola così, caro Sartor: l'affermazione del simpatico cattocomunista (mi fido della sua parola, ma mi è difficile credere che un cattocomunista possa essere simpatico) è proprio di quelle «da bicchiere in mano». E fiaschi in corpo. Non che Israele non abbia ricevuto in passato e non riceva oggi, sebbene in misura minore, aiuti finanziari dalle associazioni e comunità ebree d'ogni parte del mondo. Non che non debba ricorrere - chi non lo fa? - al mercato finanziario internazionale, ma il grosso ce lo ha sempre messo del suo. Olio di gomito. Non bastano i soldi per avere una industria, una agricoltura, una sanità, una istruzione e un programma di ricerca che ha permesso a Israele di primeggiare, macché primeggiare: di svettare solitaria in Medioriente. Se così fosse la Palestina, che di dollari ne ha ricevuti e seguita a riceverne a palate all'Onu, dai Paesi arabi produttori di petrolio (e dall'Unione europea, ovvero da me e da lei, caro Sartor), farebbe concorrenza alla Silicon Valley e alla Ruhr e alla Corn Belt americana. E poi, cosa c'entrano i soldi con lo spirito «occidentale» che anima Israele? Col fatto che sia l'unico regime democratico della regione? Nazioni vicine ben più ricche, assai più ricche, della democrazia non conoscono nemmeno l'abbiccì e pare non abbiano intenzione di volerlo imparare. Ci sta provando l'Irak, ma a prezzo di vite umane, stragi di civili volute - imposte - da coloro che, giustappunto, reputano una bestemmia la sola parola «democrazia».
La prossima volta dica pure al suo simpatico compagno di bevute che l'argomento usato per dar addosso a Israele è un po' deboluccio e che da un cattocomunista ci si aspetta di meglio. Se poi non vuole bisticciarci, ammetta tranquillamente che i ricconi ebrei foraggiano l'industria e l'agricoltura israeliana. Ricordandogli però che i ricconi musulmani foraggiano gli hezbollah e i kamikaze, gli attentatori suicidi.

Poi gli chieda cosa è meglio.

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