da Milano
«Ci sono problemi di sicurezza a sud per la pressione dei talebani, ma i nostri comandanti lavorano con la forza di coalizione per controllare la situazione», ha dichiarato la Rice nella conferenza stampa del vertice dei ministri degli Esteri del G8. «La Nato», ha ricordato, «è in fase di dispiegamento al sud dove ci sono già le forze afghane. Vi è un piano articolato preparato dalla Nato sulle forze da inviare e credo che le forze che saranno inviate saranno sufficienti a risolvere il problema». Il dispiegamento, ha insistito, «è unazione ben regolata e tutti i cambiamenti sono concordati».
I ministri degli esteri del G8, riuniti ieri a Mosca, hanno dato il «benvenuto» al piano di espansione della Nato nel sud dellAfghanistan. Sarà possibile in questo modo - si legge nel comunicato finale - affrontare le «sfide di sicurezza» presenti in quella regione. Proprio ieri si sono registrati nuovi scontri nel sud dellAfghanistan. Le truppe della coalizione hanno ucciso 12 presunti militanti talebani nel sud del Paese in uno scontro a fuoco seguito a un agguato teso al loro convoglio. Lo ha annunciato il portavoce della coalizione, precisando che soldati e talebani hanno combattuto per quattro ore nel distretto di Musa Qala, nella provincia di Helmand. I talebani hanno intensificato gli attacchi contro le forze afghane e della coalizione negli ultimi mesi, in particolare nelle province meridionali. La coalizione a guida Usa sta sferrando attualmente la più vasta offensiva nel Paese dalla caduta del regime talebano nel 2001 con lobiettivo di sconfiggere la guerriglia. Sempre ieri nella provincia meridionale di Nawzard una pattuglia della coalizione è saltata su una mina: un soldato è morto e tre sono rimasti feriti.
Di diminuire il numero dei soldati, per ora non se ne parla: sono in totale 28mila i militari delle forze della coalizione internazionale in Afghanistan.
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