Marta Ottaviani
Il ritiro israeliano dalla Striscia di Gaza è un banco di prova per lattuazione della Road Map. E non si può fallire. Per questo bisogna rafforzare la cooperazione fra Israele e Autorità nazionale palestinese.
È il messaggio lanciato ieri dal segretario di Stato americano Condoleezza Rice durante la sua missione diplomatica in Medio Oriente. La Rice è stata ospitata nel ranch dei Sicomori, nel Neghev settentrionale, dove ha incontrato il premier israeliano Ariel Sharon.
Lincontro si è aperto con una passeggiata nella vasta tenuta del primo ministro. Il segretario di Stato statunitense è tornato a elogiare lintenzione di Sharon di realizzare il ritiro dei coloni israeliani dalla Striscia di Gaza, che inizierà il prossimo 15 agosto, e ha annunciato lorganizzazione di una conferenza internazionale, che sarà sponsorizzata da Stati Uniti e Russia.
Un viaggio, quello di Condoleezza Rice, compiuto in un momento molto delicato. Nei giorni scorsi di è assistito a una brusca ripresa della violenza nei Territori, con gravi scontri fra miliziani di al-Fatah e Hamas.
Da parte israeliana, Sharon ha dovuto fare i conti con una imponente prova di forza del movimento dei coloni, determinati a non lasciare le loro case, e a dissidi interni al suo partito, il Likud.
Il colloquio è durato meno di unora e si è svolto in un clima informale. Al suo termine non è stata organizzata la conferenza stampa, ma lufficio del primo ministro israeliano ha espresso piena soddisfazione, dicendo che «è stato un incontro eccellente». Il comunicato ha specificato che sono stati discussi la cooperazione israelo-palestinese in vista del ritiro da Gaza e altri «sviluppi politici» non meglio precisati.
Il viaggio diplomatico in Medio Oriente di Condoleezza Rice è continuato una visita a sorpresa a Beirut. È stata il primo esponente importante della diplomazia americana a visitare il Libano dopo il ritiro delle truppe siriane. E qui di diplomazia ne ha avuto bisogno molta. La Rice, infatti, ha dichiarato che la visita ha avuto per prima cosa lo scopo di «congratularsi con il popolo libanese per il suo desiderio di democrazia e per aver formato un nuovo governo». Ha evitato con cura di incontrare i ministri sciiti nel nuovo esecutivo, incluso il capo della diplomazia libanese, Fawzi Salloukh.
Il segretario di Stato americano si è recato per prima cosa alla casa di Saad Hariri, il figlio dellex premier del Libano Rafik Hariri, ucciso lo scorso 14 febbraio in un attentato. Subito dopo ha voluto rendere omaggio alla tomba dellex capo del governo. Nel pomeriggio la Rice è stata ricevuta dallattuale primo ministro Fuad Siniora, con cui ha parlato della complessa questione del disarmo degli hezbollah, come previsto dalla risoluzione Onu 1559. «La nostra politica nei confronti del Libano sarà sempre la stessa - ha detto la Rice - e così anche quella nei confronti degli hezbollah. Riteniamo che la politica libanese sia un affare interno al Paese ma aiuteremo il nuovo Libano a svilupparsi in senso democratico».
Una situazione, quella libanese, in continuo bilico. Proprio ieri a Beirut, una bomba è esplosa causando un morto e diversi feriti.
Il tour de force di Condoleezza Rice si concluderà oggi a Ramallah, dove verrà ricevuta dal presidente dellAutorità nazionale palestinese Abu Mazen. Anche questo non sarà certo un colloquio facile.
La Rice : «Più unità fra Israele e Palestina sul ritiro da Gaza»
Il segretario di Stato Usa in Medio Oriente. Ieri il colloquio con Sharon, poi visita a sorpresa in Libano. Bomba a Beirut: un morto e diversi feriti
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.