Una ricerca italiana favorisce una nuova cura del diabete

Negli Usa ogni anno si effettuano oltre 370 trapianti autologhi di isole pancreatiche, terapia innovativa per il Diabete Iatrogeno che segue la rimozione chirurgica del pancreas: nell'80 per cento dei casi questo trattamento consente di ottenere l'indipendenza dall'insulina. Sia in questa forma di trapianto che in quello da donatore, maggiormente diffuso in Europa, la risposta infiammatoria dell'organismo limita significativamente i risultati della tecnica. Per questo motivo si stanno studiando soluzioni farmacologiche in grado di ridurne l'impatto. Un nuovo principio attivo, Reparixin, frutto della ricerca italiana di Dompé, ha dimostrato di poter agire sull'interleuchina-8, fattore chiave nella genesi dell'infiammazione, e quindi di poter migliorare i risultati del trapianto autologo di isole pancreatiche.
Per questo motivo parte negli USA il primo studio clinico di fase II/III che mette a confronto efficacia e sicurezza di Reparixin con placebo, a seguito della designazione di farmaco orfano da parte dell'FDA.

Il Trial, insieme alle esperienze europee sul farmaco impiegato nel trapianto eterologo, viene presentato a Monterey, in California, al 14° World Congress of the International Pancreas and Islet Transplant.

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